Oggi
mi piace riflettere sull’Amore come Palpito del Cuore, Volo e Abisso, Luce
dell’Anima in cui è riposta ogni Speranza…
SULL'AMORE
Dell’amore
non si dovrebbe parlare perché l’amore va sentito, assaporato, vissuto,
sofferto. Eppure tutti parliamo d’amore quasi a colmare il vuoto che ci lascia
questo sentimento inappagato perché è tanto grande da comprenderci tutti, ma
tanto fragile da lasciarci sempre e comunque una ferita. Anche quando è
reciproco. Condiviso. La inevitabile diversa intensità è fonte di dolore. La
felicità, in amore, è l’attimo in cui i sensi sono accesi in entrambi e il
cuore batte all’unisono…
Ma
non è facile che ciò avvenga, occorre appunto “cogliere l'attimo”.
Ogni
sentimento, intanto, nasce da un incontro: quello della madre col proprio
bambino, che “sente” forse sin dal momento del concepimento; quello tra padre e
figlio, appena il papà prende tra le braccia quel batuffolo di carne e di
pianto; quello tra nonno e nipotino comincia con la prima carezza; quello di
due destinati ad amarsi o a volersi bene o ad odiarsi, a diventare amanti,
amici o nemici, comincia così quasi sempre per caso, ed è dovuto ad una
folgorazione e non è mai un qualsiasi incontro.
Incontro:
termine che sta ad indicare, nel suo intero, “trovare davanti a sé qualcuno”,
“andare verso”, “unirsi”. Ma, se diviso in due (in-contro), significa: in= sono
con te al centro di me nella mia pienezza, al centro del tuo interesse e al
centro di ciò che mi circonda, ci sono; contro= già sono altro da te, e a te mi
oppongo per salvaguardare la mia identità. Per non essere da te colonizzato.
Prima naturale diffidenza verso l'altro. Perciò, ogni rapporto affettivo è
conflittuale, fragile, provvisorio, altalenante. C'è sempre un incontro/scontro
di personalità, di culture, generazioni, modi di vivere e di vedere le cose:
modi di pensarle, pesarle, valutarle. Con l'istinto, con la testa, con il
cuore. Quando un rapporto dura nel tempo, avviene perché ci si “consegna”
all'altro o unilateralmente o reciprocamente, perché si impara a conoscere
l'altro/a e a riconoscersi in quello che si è, si può dare o ricevere; a
fidarsi, a capirsi, a stimarsi e ad affidarsi: ci si abbandona all'altro/a dopo
aver conquistato la consapevolezza di ogni altro da sé, oppure per trasporto
naturale o, semplicemente, per amore. Soltanto per amore.
Ecco,
l'amore. Non è facile parlarne perché tra tutti gli “incontri” è quello più
misterioso, complicato, complesso. Non credo, come alcuni studiosi sostengono,
che sia pura chimica biologica o un fatto di ormoni o di feromoni; credo che
alla base ci sia quella misteriosa attrazione che viene da lontano perché si
vada lontano insieme. Perché fra migliaia di persone, che si incontrano nella
vita, proprio lui, proprio lei? E magari nel luogo giusto e al momento giusto?
L'amore,
dunque, è mistero. Come tutto ciò che è immenso rispetto alla nostra finitezza
di piccoli uomini, venuti a far parte, senza sapere come e perché, di un
arcano: ricamo di universi, anch'essi innamorati, che vanno a generarsi
all'infinito. L'IMMENSO
nell'IMMENSO!
Allora,
l'AMORE è, almeno per me, quella meravigliosa fragilissima FORZA che si
fortifica, centuplicando all'infinito la sua POTENZA, per tenere in vita il
TUTTO. Parlo di quella energia incommensurabile che tiene insieme fortemente
coeso, per l'attrazione dei corpi celesti, il Creato.
Immensamente
grande, perciò, è l'AMORE per essere compreso e vissuto nella sua totalità da
esseri immensamente piccoli, quali siamo noi uomini.
Mi
piace, allora, confrontare quello che io penso e dico e scrivo dell’amore con
ciò che hanno scritto poeti, scrittori, pensatori, filosofi, cantautori e, in
genere, quegli uomini che noi siamo soliti definire “importanti”. Senza
scomodare padre Dante e il suo “amor che a nullo amato amar perdona”, che non
mi trova molto d'accordo perché non sempre l'oggetto d'amore corrisponde a chi
lo ama, anzi spesso avviene il contrario (non si dice che “in amore vince chi
fugge”? Sempre che qualcuno gli corra dietro, aggiungo io!), penso, per
esempio, ad una grande filosofa, Luce Irigaray, che al riguardo così afferma:
“La festa dell’amore può allora celebrarsi, festa che riunisce il mortale e il
divino, il terrestre e il celeste, in un incontro dove dare e ricevere si
scambiano nell’esultanza del presente. Ma il dare e il ricevere ha un suo
collante misterioso quanto visibile, persino più forte dell’attrazione, ed è la
PAROLA, che costruisce l’incontro- fra…; permette di parlare di…,
ma soprattutto di parlare con… È questo il dono di sé all’altro/a
senza rinunciare a sé”.
L'amore
come “festa” reciproca, dunque, in una celebrazione che unisce il cielo alla
terra, il divino all'umano, attraverso non solo i sensi, ma soprattutto la
“parola”: scambio con l'altro di emozioni, sentimenti, anima. Ed è “esultanza”
nel “presente”.
L'amore,
infatti, non ha un prima né un dopo: l'amore è. Perché non può essere pensato
né ricordato. È vissuto. Il pensiero e il ricordo sono il preludio e la
conclusione, non l'attimo puro e vivo e vero dell'amore.
Roberto
Vecchioni scrive: … “non si può non star male d’amore: la sofferenza è
insita nell’antinomia interna alla definizione, considerare cioè eterno un
altissimo palpito transitorio (…) l’amore è l’atto creativo più grande
che possiamo concederci; sta a noi fermarlo nel tempo almeno due volte: al
culmine della sua presenza e alla ricostruzione del ricordo.
Hermann
Hesse, poi, considerato uno dei maggiori scrittori tedeschi, poeta, pensatore
junghiano, interessato soprattutto al misticismo orientale, sostiene: “Ogni
fenomeno terrestre è un simbolo, e ogni simbolo è una porta aperta attraverso
cui l’anima, se è pronta, può entrare nel cuore del mondo, dove il tu e l’io e
il giorno e la notte sono una cosa sola… ; … l’amore non vuole avere; vuole
solo amare”.
L’amore,
pertanto, non è possesso, ma “coraggio di rischiare e di perdersi (…) tensione
infinita all’autenticità, che solo nel profondo dell’anima è raggiungibile, per
cui solo chi sa amare è felice. Lo stato d’amore equivale, infatti, in ogni
sua forma, ad uno stato di grazia dello spirito e dei sensi: chi ama è più
vivo, la sua vita ha più significato, il suo spirito è in fermento, i suoi
sensi sono acuiti e gli trasmettono emozioni più forti”. Non a caso si
sostiene che l’essere innamorati sia la migliore medicina per il corpo e per la
mente. Tutto si illumina e risplende dentro e intorno a noi. Una persona “opaca”
difficilmente è una persona innamorata.
Erich
Fromm ha fatto dell’arte di amare e, quindi, dell’imparare ad amare un
imperativo categorico: “L’amore è indispensabile all’esistenza. Eppure, in
molti casi, se ne ignora il vero significato. Per lo più l’amore viene
scambiato con il bisogno di essere amati. In questo modo un atto creativo,
dinamico e stimolante si trasforma in un tentativo egoistico di piacere. Ma il
vero amore è un sentimento molto più profondo, che richiede sforzo e saggezza,
umiltà e coraggio, ma, soprattutto, è qualcosa che si può imparare”.
Strana
affermazione: si può imparare ad amare! Qui c'è qualcosa che non quadra. Se il
sentimento d'amore è spontaneo e irriflesso, come può essere insegnato e
appreso fino a farne un'arte? Si tratta, evidentemente, del “modo” di amare (il
come), e non dell'essenza dell'amore.
Ed
è giusto lavorare un diamante per ottenerne il massimo splendore.
Alda
Merini è completamente impregnata d’amore. Straordinaria poetessa del dolore e
dell’esperienza terribile negli ospedali psichiatrici, ci ha lasciato la
testimonianza di come si possa sopravvivere ad ogni esperienza umana
distruttrice attraverso la poesia e l'amore: “Chi ama è il genio dell’amore
(…) “A volte Dio/ uccide gli amanti/ perché non vuole/ essere superato/ in
amore” (…) “Io sono folle, folle,/ folle di amore per te./ Io gemo di
tenerezza/ perché sono folle, folle,/ perché ti ho perduto./ Stamane il mattino
era sì caldo/ che a me dettava questa confusione,/ ma io ero malata di
tormento/ ero malata di tua perdizione”.
Oriana
Fallaci, donna forte, intransigente, spietata prima con sé stessa e, poi, con
gli altri, che ha fatto della sua laicità un vessillo di fede e di libertà, così
scrive dell'amore, sua vita e perdizione: “Parlo del desiderio fisico che
annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata,
del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al sole al solo sfiorarle una
mano, una guancia, sicché tutto in lei diventa unico e insostituibile, perfino
l'odore del suo fiato, il sudore della sua pelle, i suoi difetti che anziché
difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria,
dell'acqua, del cibo, e in tale schiavitù muori di mille morti ma sempre per
resuscitare, esserle schiavo di nuovo...”
E potrei continuare all’infinito in quanto
infiniti sono i modi di vivere e di parlare d’amore, ecco perché è difficile
parlarne, ma lo spazio tiranno mi costringe a chiudere qui il mio stesso
parlare/tacere d’amore, non senza, però, aver ricordato due versi molto
profondi della poetessa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la
letteratura 1996: chi non conosce l’amore felice/ dica pure che in nessun
luogo esiste l’amore felice.// Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire”.
E,
per concludere, che dire dell’amore universale praticato e cantato da Madre
Teresa di Calcutta? Amore soprattutto per la vita, che diventa anche amore di
sé, non come egoistico sentimento, ma come conquista di ben-essere interiore.
Preludio ineludibile o auspicabile per poter amare gli altri: “Ama la vita
così com’è/ Amala pienamente, senza pretese;/ amala quando ti amano o quando ti
odiano,/ amala quando nessuno ti capisce,/ o quando tutti ti comprendono.//
Amala quando tutti ti abbandonano,/ o quando ti esaltano come un re./ Amala
quando ti rubano tutto,/ o quando te la regalano./ Amala quando ha senso/ o
quando sembra non averne neppure un po’.// Amala nella piena felicità,/ o nella
solitudine assoluta./ Amala quando sei forte,/ o quando sei debole./ Amala
quando hai paura,/ o quando hai una montagna di coraggio./ Amala non soltanto
per i grandi piaceri/ e le enormi soddisfazioni;/ amala anche per le
piccolissime gioie.// Amala seppure non ti dia ciò che potrebbe,/ amala anche
se non è come la vorresti./ Amala ogni volta che nasci/ ed ogni volta che stai
per morire./Ma non amare mai senza amore.// Non vivere mai senza vita!”.
E
anche questo, o questo soprattutto, è un colmarsi d'AMORE!
Angela De Leo
Ciao a tutti, mi chiamo Aisha Sadat, sono sposata da 20 anni con mio marito e abbiamo due figli, l'anziano uno di 16 anni e un giovane di 11 anni. Mio marito mi ha amato molto, ma arriva a un punto in cui è coinvolto in una relazione con una donna che è la sua collega. Non l'ho mai immaginato, ma in qualche modo il suo atteggiamento nei miei confronti e nei confronti dei bambini è cambiato, il suo ritardo nel lavoro mi ha fatto riflettere sull'argomento, anche nel mio 20 ° anniversario di matrimonio a marzo, mi tengo lontano dal sesso mentre promettiamo di farlo durante il matrimonio il giorno dell'anniversario, 15 giorni prima dell'anniversario di matrimonio, ha confessato che sì ha fatto sesso con il suo collega.
RispondiEliminaL'ha portata nel mio letto quando ero fuori per lavoro, significa che i miei sentimenti erano totalmente privi di valore per lui, Le mie condizioni mentali sono piene di agonia, penso di non poter dimenticare e recuperare il dolore, questa donna aveva il pieno controllo di lei e io non abbiamo mai voluto farlo con la violenza, lei vuole conquistarmi mentre è divorziata, ha detto di essere gelosa della nostra relazione e che mi rovinerà prendendo mio marito. Ho dovuto discuterne con un amico che mi ha chiesto di trovare un buon lanciatore di incantesimi, prima di tutto non ho mai creduto in questa ortografia del Cast, ma devo provarlo fino a quando ho incontrato l'email di PROPHET NOSA UGO su Internet su come ha aiutato così tante persone a riprendersi il loro ex e ad aiutare a sistemare la relazione e rendere felici le persone nella loro relazione e alcune altre storie riguardanti la malattia spirituale.
Gli ho spiegato la mia situazione e mi ha aiutato a compiere alcune preghiere, alcune erbe e radici e un piccolo sacrificio che ho fatto, e in 7 giorni è tornato per scusarmi ed è stato solo un miracolo per me, sono felice oggi che mi ha aiutato e posso dire con orgoglio che mio marito ora è di nuovo con me e ora è innamorato di me come mai prima d'ora.
Hai bisogno di aiuto nella tua relazione come riavere il tuo uomo, moglie, fidanzato, fidanzata, vincere lotterie, cure a base di erbe per malattie, HIV, malattie sessualmente trasmissibili, asma, artrite, Fybroid, Ictus o qualsiasi tipo di malattia, problemi spirituali , Promozione del lavoro, Gli spettatori che leggono il mio post che ha bisogno di aiuto in merito a qualsiasi difficoltà della vita devono contattare PROPHET NOSA UGO e sarai felice di averlo fatto.
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