Angela De Leo
Primo Leone
PER ORO E PER
SEMPRE
SECOP
Edizioni euro 8
“Per oro e per
sempre”: non c’è un refuso tipografico, né un errore di stampa nel titolo del
libro, inconcepibile per una pubblicazione della giovane e prestigiosa Casa
Editrice SECOP. L’oro
di questo singolare libretto - e ci si riferisce solo al formato - opera di due
Autori, l’una per le pagine di sinistra e l’altro per quelle di destra, è l’Oro
di un Anniversario di Matrimonio: le Nozze d’Oro, appunto. È una silloge poetica,
un dialogo che si sviluppa in una dimensione atemporale, fra cielo e
terra.
Tutto prende vita dal
sagace amore di Raffaella, figlia dei due Poeti e raffinata scrittrice di libri
per l’infanzia, di suo marito, Peppino Piacente, l’Editore, e dei nipoti
Nicola, giovane grafico editoriale e Anna Paola, brillante studentessa liceale.
che attraverso le poesie dei due coniugi/poeti, scritte certo in periodi ed
anni diversi, hanno ricostruito una splendida storia d’amore.
Angela De Leo - Primo
Leone: un matrimonio che, come tutte le grandi storie d’amore, ha avuto le sue
luci e le sue ombre, ha generato quattro figli e ha fatto fiorire in entrambi
una vasta produzione poetica e letteraria, di cui è rimasta memoria in numerose
sillogi, pubblicate nell’arco dei loro molti anni insieme.
Angela De Leo,
poetessa, scrittrice, saggista, vive a Corato e dirige la collana di poesia “I
girasoli” della SECOP Edizioni; numerose le sue pubblicazioni tra narrativa,
poesia, saggistica, appunto, in Italia e all’estero.
Primo Leone, nato a
Putignano e scomparso nel 2008, poeta, scrittore, pittore, poliedrico e
creativo, si è dedicato anche alla fotografia e alla computer art. Ha
pubblicato alcune sillogi di poesie, un romanzo, un libro di racconti, un libro
di poesie, prosa e fotografie dal titolo provocatorio “Il Sud inutile”. Ha
scritto per varie riviste letterarie e tenuto parecchie Mostre Personali e
Collettive, in Italia e all’estero.
Un grande amore,
quello vissuto da queste due forti personalità; amore che, grazie alla scelta
di testi poetici, elaborati dai due Autori in epoche diverse, dà vita ad un
appassionato canzoniere.
“Noi siamo come due monti…/ da vivi non ci incontreremo più/ basta che a
primavera/ tu mi mandi un saluto con le stelle”: potrebbero essere i versi
di Anna Achmatova, citati da Angela, la chiave di lettura.
Non c’è un qui o un
altrove, un passato o un futuro; la dimensione spaziale e temporale è
annullata.
Il loro incontro, nei
versi di Angela “Nella mia terra
piantasti/ radici/ celebrasti la casa l’amore/ portasti il vento dei tuoi mari/
e bucasti le stelle a primavera…” …
“Sono nato prima di nascere/ assurdo capricorno/ di uno zodiaco senza
cielo;”, scrive Primo.
“Tu unica emozione anche stasera tra spente illusioni”, ribadisce
Angela.
Il distacco è sempre
in agguato, per lei, “nella tristezza di
un mare attraversato/ da mille tempeste e un solo cuore/ nascosto inascoltato
testardo/ indifeso. Ancora lì a tendermi l’agguato dell’addio”. E l’amato
risponde che “partenze improvvise mi
aspettano/ ai confini del bosco/ quel
bosco del tempo interrotto/ tra le mani e nella musica/ dei tuoi occhi stanchi/
di cercarmi…”.
Si dipana il filo dei
ricordi: “Riempi di passato il mio
bicchiere/ - chiede Angela - perché
un’ultima goccia di rosso fuoco/ accenda dell’ultimo sorriso d’amore / le
labbra”.
“C’era un bicchiere di vino/ tra noi/ un brindisi sospeso
nell’aria…”, sembra
risponderle Primo.
Gli anni trascorrono
inesorabili, ma l’amore non dà tregua: “M’assedia
di ricordi quest’ora/ notturna […]
Oggi sono qui in un tramonto di anni” … “E tu ritorni ad ogni canto del gallo,/
ritorni con la prima stella a rendere/ chiara la notte”.
La memoria è fuoco
anche per Primo: “Diventeremo vino e
musica/ e guarderemo le nostre ombre/ ritornate bambine/ danzare al fuoco della
memoria…”.
“Ci vinceva una necessità di noi/ ch’escludeva ogni altro da
noi”, scrive Angela.
E la Poesia è per
entrambi il filo d’Arianna che li fa ritrovare: “dorata come il tuo addio la nostra poesia” … “Ci vinse la notte/ al
millenario miracolo/ del nostro riconoscerci in un solo verso/ Rinnovato
stupore quotidiano/ fu il nostro
incontro”.
“Noi ancora noi/ padroni e schiavi di una violata eternità…”, scrive Primo, “Chi ha stabilito il confine tra la vita e la morte?”.
Poi il dialogo continua
fra cielo e terra “Fu fragore di silenzio
tra me e te dopo i nostri occhi/ ormai alla deriva di un abisso senza più
ritorno/ ma tu ritorni ogni notte a lasciarmi parole sul cuscino….
Primo ha valicato la
dimensione temporale, ma continua a inviarle il suo messaggio:
“Se un giorno ti diranno/ di amarti immensamente,/ pensami e
saprai che/ ti amo di più/ tanto di più/ un mondo di
più/ immensamente di più…”.
Chiudono e suggellano
il dialogo le parole di Angela: “Il cuore
arreso al silenzio/ non avrà mai il coraggio/ di farsi amore…”.
E quelle di Primo: “Avrei voluto/ inventare l’amore:/ per
offrirtene il brevetto”.
Ma la storia non
finisce, ritorna ciclicamente. Basta riprendere questo piccolo libro che
evidenzia, esalta il dialogo mai interrotto, e ripercorrere tutte le tappe di
un amore fatto di Passione e Poesia. Marisa Carabellese
Marisa Carabellese
non è solo un’affermata pittrice a livello internazionale, ma anche una
straordinaria scrittrice e validissimo critico letterario. Ne sono conferma
queste pagine che ha dedicato, con molta attenzione e grande amore, a Per oro e per sempre di Primo Leone e
Angela De Leo. Per questo ho voluto omaggiarla, inserendo il suo prezioso
scritto nel mio blog. Per dare, come merita, maggiore diffusione alla sua voce,
delicata e forte.
In precedenza ho
riportato altre bellissime recensioni e presentazioni del libro, ma questa ha
il tocco in più della ricerca, da parte dell’autrice, di versi tenerissimi,
miei e di Primo, il mio rimpianto marito, “combacianti”, nel senso di essere stati
scelti, con cura certosina, affinché risultassero perfettamente corrispondenti
all’intento di rendere vive e attuali le nostre parole nel rivelarci ancora
amore, e nel consegnarcelo in un “eterno ritorno” di domande e di risposte, tratte
da poesie scritte in tempi diversi e in situazioni e atmosfere diverse.
Marisa, con la sua
sensibilità poetica e il suo acume critico, ha compiuto questo prodigio. Io e
Primo, a distanza di circa dieci anni dal suo volo senza ritorno, siamo ancora
qui insieme a raccontarci un sentimento, che ci ha tenuti uniti per circa
cinquant’anni, tra tempeste di flutti e alte maree e distese calme d’azzurre
acque e nenie di mare e immensità di oceani…
Niente, dunque, è
andato perduto. Tutto è rimasto racchiuso nei nostri versi da consegnare ai
figli e ai figli dei nostri figli perché si carichino di speranza per i loro
giorni futuri da vivere sempre con amore e per amore. Non è un’utopia. I sentimenti
forti e intensi possono anche perdersi nei meandri bui dell’umana esistenza e
ritrovarsi sempre, incisi nell’anima e puntellati nel cuore come àncore nei
fondali marini, ogni volta che hanno bisogno di una rada e di un porto sicuro.
Come onde di mare, s’inseguono,
si sfuggono e si riabbracciano ancora e ancora, per tenersi stretti, magari tra
le pagine di un libro, come scrigno, che racchiude un segreto d’AMORE, che non
può morire e “vince di mille secoli il silenzio”…
Grazie, Marisa
carissima, per questo dono meraviglioso.
“Oro” filigranato che
hai consegnato “per sempre” nelle mie mani.
Angela
De Leo
Libro che ancor prima di essere sfogliato già appare trasudare Amore da ogni riga.
RispondiEliminaA guisa di olive mature schiacciate tra le dita, che altro non attendono che trasudare la propria essenza perché altri ne suggano l'essenza. Amando esse stesse il dono di poterlo, volerlo, saperlo porre in essere...
[Cosimo LERARIO]