Proviamo a riscoprire la felicità, proviamo a farlo in
sordina in un momento così drammatico e devastante per tutti, ma proviamoci per
non perdere l’abito della festa, la gioia di esserci, l’amore che ci salva o ci
dovrebbe salvare: per esorcizzare la paura, per superare il dolore per farci
coraggio. Il condizionale è d’obbligo ormai, ma guai se ci lasciassimo
travolgere solo dall’indicativo, tempo della irrimediabile realtà. Personalmente
ho le mie buone ragioni per essere felice. Ve elenco in ordine di importanza,
più o meno: 1. Sono ancora viva (con tutti i risvolti positivi e negativi di
questa condizione alle soglie degli ottant’anni). 2. Sono ancora in grado di
godere di una giornata di sole, del brulichio delle stelle, di una risata e
delle lacrime, di pensare, di scrivere e raccontare, di giungere al cuore degli
altri. 3. Ho ancora una famiglia che si prende cura di me in una casa grande e
confortevole con un giardino pieno di alberi e di fiori e gatti e gazze e
uccellini e voli che mi fanno ancora sognare. 4. Ho Figli e Nipoti che mi
colmano d’amore ricambiato. 5. Sono stata fortunata a nascere in un Paese
libero, che ora mi permette di piangere per la guerra in atto senza la paura
dei bombardamenti, della morte che piove dall’alto, della casa distrutta, dei
bambini come uccelli di nido in caduta libera, del terrore delle madri e della
inerme “corsa” dei vecchi verso una morte annunciata. Tutto questo mi lacera e
mi salva dagli abissi della disperazione. 6. Ho un canto nuovo nell’anima: ieri
ho vissuto ancora emozioni intense per la laurea di Anna Paola, nipote adorata,
che condivide con me camera, letto, sonni e incanto. Lei e suo fratello Nicola
mi stanno insegnando a riscoprire la felicità nelle loro conquiste di vita
quotidiane. Sono i miei angeli custodi e le mie ali per continuare a volare.
Una testimonianza di felicità raggiunta? Eccola:
Peppino Piacente
BE YOUR SUNSHINE
“Questa parte della mia vita si può chiamare Felicità!”
Sì, bimba mia, tu sei il sole che ogni giorno mi riscalda di
fierezza, oggi, in particolare mi rende felice, non tanto per la meta
raggiunta, sia pure così importante, ma soprattutto per il cammino che ti ho
visto fare, con determinazione e grinta, colpo su colpo, tenendo sempre al
guinzaglio la paura! Grazie, principessa, un papà felice!
Cosa si potrebbe obiettare a questa felicità? Si dovrebbe
solo condividerla, tanto sarebbe legittima e forte e vera e palpitante,
emozionante! E allora lasciamoci coinvolgere da questa ondata di felicità che,
almeno per oggi, sovrasti paure e dolore e pensieri come lame nel cuore. Solo
fili di Luce nel cuore, e di Speranza. Potrebbe darsi che sia contagiosa tanto
da portare chi mi legge a sentire dentro una propria piccola felicità nascosta
da portare alla superficie di questo giorno di sole e di vento, di freddo
autunnale e di gemme in festa sugli alberi fioriti della propria anima perché
sia gioia da vivere insieme, ciascuno con la consapevolezza di avere un
germoglio da lasciare fiorire in questo eterno ritorno di primavera. Ed ecco
cosa scopro su FB.
Carmen Mari: Quando ti arriva questa esplosione di colori sostenuta dal caldo
messaggio... non devi chiedere altro (ed è un fascio di fiori primaverili
illuminati da tanto sole).
E ancora. Anna Mininno con i suoi versi che
esplodono di primavera: 23 marzo - linee essenziali di Primavera - *La
primavera/ non si smarrisce/ e torna/ - incurante/ di attacchi/ e
recrudescenze/ di un tempo anomalo e crudele -// La primavera torna/ e si fa
respiro/ si fa fiori e fronde/ e attesi limitari/ - dopo il ciocco/ del camino
-.// La primavera torna/ e si fa vita/ di nuovi pigolanti nidi/ e rondini a
mille/ zigzaganti/ nel cielo turchino/ così che/ la favola continui/ e sia
bella/ da raccontare. (a.m. 23 marzo 2021 foto mia- primi papaveri-). E
altro canto di bellezza e di incanto fiorisce nel cuore della condivisione.
E poi Elina Miticocchio: Alleggerisco i
pensieri e allento la presa, aspetto che un nuovo colore scriva il foglio. Ho
terminato di leggere tutti i libri che avrei potuto leggere nella pausa
positiva -dal tempo, ed ora la libertà di guardare l'azzurro mi dimora le
radici. In fondo non siamo che alberi che sfidano le stagioni e ora è
primavera. Forse il mio tempo è qui. e un po’ tutti vorremmo fermarci
nel suo tempo che è anche il nostro tempo: noi alberi in cerca di radici per
continuare a mettere foglie per una nuova primavera. La felicità è anche nel
percorso fiorito dell’eterno mutamento, che sempre trasforma la vita e sempre
ciclicamente ritorna per rinnovarla ancora… E “domani è un altro giorno… si può
ricominciare…”. Angela e le altre con i tanti motivi di felicità da scoprire
insieme…
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