Hanno scritto il tuo nome
Grandi lettere col gesso bianco
Hanno scritto il tuo nome
Su di un muro forse rosso
Appena fuori città
C’erano altre parole
Frasi deliranti d’odio
Il tuo nome era lì
Unica parola che avesse un senso
C’erano altre frasi
Oscure minacciose
In nome di una falsa ideologia
Hanno scritto il tuo nome
Mani ignote
Forse un ragazzino
Appena innamorato
Ancora fuori
Dall’impegno di votarsi
Alla violenza
Hanno scritto il tuo nome
Come un grido d’amore
Fra tante di lucida pazzia
Hanno scritto il tuo nome
Quasi un sussurro
Fra un clamore di penosa esaltazione
Il tuo nome era lì
Come un fiore nel fango
Hanno scritto il tuo nome
Su quel muro forse rosso
E ho tremato per te
Quasi fossi tu
Quel fiore sperduto
Tremante
Come ti so
Per tutto ciò
Che sia appena accenno di violenza
Hanno scritto il tuo nome
E volevo cancellarlo
Per non immaginarti sperduta
Tra tante promesse di follia.
Primo Leone, settembre 1974, inedita
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