Per carnevale 2022
Gli aquiloni dei bambini precipitano nel mare in burrasca di
una guerra annunciata, ma non troppo.
La pace è aquilone che fremita d'azzurro con altri aquiloni.
Il nero della sua fine copre ogni colore: perdita di certezze e verità.
Dell'illusione. Dell'intesa. Di noi stessi. Lacerata tela. Tentiamo di
riprendere i fili della speranza per ripercorrere il delta del grande volo, cui
abbiamo creduto con disarmante ingenuità. Ma ci perdiamo nei flutti del mare in
tempesta, senza più appiglio di vento...
In questi giorni, però, è anche Carnevale e i bambini, a cui
già la pandemia ha tolto l’infanzia e i voli degli aquiloni in giochi di
libertà e spensieratezza, hanno diritto a filastrocche, risate, coriandoli,
stelle filanti, mascherine sorridenti e non quelle della precauzione e della
paura. Per loro, solo per loro queste filastrocche che per gli adulti hanno
altro amaro sapore
Semel in anno…
Dopo la parentesi sanremese e un pieno di canzoni (belle
brutte così così) è sopraggiunto Carnevale a portarci un’allegria diversa
(colorata bizzarra danzante vorticante di mille colori mille suoni mille
emozioni). Mi piace festeggiarlo con alcune mie filastrocche, scritte nell’arco
dei miei lunghi anni e mai pubblicate. Ora, nel mio blog, è diverso. Posso
anch’io per un giorno sbizzarrirmi. Senza togliere alla mia bravissima sorella
Anna Maria il primato di questo delizioso genere dedicato soprattutto ai
bambini. Lei è padrona della rima e del ritmo. Io, come sempre, sono più
“arzigogolata”. Ma spero, in questo caso, di essere altrettanto leggera e
divertente… semel in anno con quel che segue…
FILASTROCCHE TONTE E TOCCHE
I
FILASTROCCA DEI PAGLIACCI
Filastrocca del pagliaccio bianco:
rido rido e mai mi stanco.
Filastrocca del pagliaccio rosso:
mi diverto a più non posso.
Filastrocca del pagliaccio verde
Dalle ciglia una lacrima perde.
Filastrocca del pagliaccio giallo
fa chicchirichì come un gallo.
Filastrocca del pagliaccio blu:
non sono io non sei tu.
Sono in tanti sono a colori.
Belli dentro allegri fuori.
(brutti dentro, brutti fuori?)
Ma se ci aggiungi un pagliaccio vero
rideremo col mondo intero.
II
FILASTROCCA DELLA BELLA COMPAGNIA
Amiamo stare in compagnia:
insieme scacciamo la malinconia.
Siamo tanti bambini vestiti a festa,
prendiamo i coriandoli dalla cesta.
Volano in alto con mille e più colori,
sembrano lucciole sembrano fiori.
Sembrano caramelle e meno male
che a Carnevale ogni scherzo vale.
Vale per me vale per te,
vale anche per la figlia del re.
Una volta all’anno per tutti vale
non tutti ridono. Ma è Carnevale!
III
FILASTROCCA TONTA E TOCCA
Filastrocca filastrocca
Filastrocca tonta e tocca.
Filastrocca un po’ bambina
ingenua candida piccolina.
E se viene il batticuore
Filastrocca è anche amore.
Con mille giochi colorati
non ci siamo mai annoiati.
Abbiamo gridato a tutto spiano
facendo tutti un gran baccano.
Abbiamo cantato pian pianino
schiacciando pure un sonnellino.
C’era una ninnananna tutta d’oro
per ogni bimbo dolce tesoro.
Abbiamo cantato a più non posso
come mille grilli dentro il fosso.
Sotto a chi tocca, tocca proprio a me,
se siamo uniti vinciamo per tre.
Vieni con noi ci sei anche tu
e la nostra filastrocca vale di più.
IV
FILASTROCCA DEL SI’ E DEL NO
Filastrocca del sì e del no
a cantare io più non ci sto,
non ci sto per i bimbi trafitti
dalla guerra e i suoi conflitti.
Filastrocca del no e del sì
per cantare ti dico ni.
Filastrocca del ma e del se
più non ballo ma canto per te
questa nenia con tanto amore
per ogni piccolo grande dolore
che questa guerra già comporta.
Non coriandoli bombe di guerra storta
ma a nessuno proprio poco importa.
Importa a me, vieni presto giù,
non mi diverto se ci manchi tu.
Filastrocca dubbiosa, del se e del ma
il mio triste amico è giunto già.
Ora tocca a noi tutti, tutti quanti
a pregare, saremo proprio in tanti
Filastrocca non tanto sciocca
se ogni bambino non si tocca,
salviamo di tutti giochi e sorrisi
la guerra non può vederci divisi.
Ci sono cento mille e più morivi
per gridare no alla guerra, restiamo vivi!
Se saremo in tanti ce la possiamo fare
a contrastare le armi da impugnare.
Io mi rifugio tra le braccia del nonno
che mi accarezza anche se ho sonno,
che getta coriandoli contro il cielo nero
e costruisce aquiloni per il mondo intero.
V
FILASTROCCA DEL MARTEDI’ GRASSO
È Carnevale e io me la spasso:
mi piace molto questo fracasso.
Vado in giro vestito da Zorro:
faccio una piroetta e poi corro.
Vado a combattere con la mia spada
contro i briganti d’ogni contrada.
Mi viene incontro la Fata Turchina
tutta trafelata e stanca poverina
per Pinocchio ch’è andato al mare:
babbo Geppetto lui vuole trovare.
Bella è la fata con i capelli turchini
ed ora si mescola con noi bambini.
Corriamo di qua spingiamo di là
vogliamo fare tutti un gran varietà.
Perché anche questo Carnevale finisce qui
come ogni anno, sempre sempre di martedì.
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