Novantanove inverni
ho contato questa notte
numero perfetto multiplo di tre
per festeggiarti mamma
facendo nodi di stelle
da sciogliere tra le tue mani
E tu accarezza la promessa
che ti feci
di nuove estati al mare
per vestirci d’azzurro
ancora…
Ieri Isabella, a cui hai fatto da mamma nei
giorni del dolore e che ti tenne la mano per accompagnarti tra le stelle quando
andasti via, ha festeggiato il suo compleanno perché ebbe fretta di nascere in
quell’alba di neve senza attendere ancora un giorno per festeggiarlo con te, insieme,
come noi tutti speravamo. Per farti dono di una nuova vita nel giorno in cui
anche tu eri venuta al mondo molti anni prima. Con l’euforia della Grande Guerra
vinta. Beneaugurale inizio per i tuoi giorni intatti.
E, oggi, ecco i tuoi novantanove compleanni
che avanzano, fieri della perfezione di un numero
primo, moltiplicato per sé stesso un gran numero di volte e ritenuto sacro per
la divinità che sottintende nella compiutezza del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo. Un concentrato di LUCE a fugare ogni tenebra.
Così ti penso, oggi, stella luminosa più di
ogni altra stella, che ogni notte mi incanta e mi saluta dal lucernario spalancato
di cielo sul mio letto.
Quotidiano notturno abbraccio a farmi
compagnia nel quotidiano notturno rimpianto di averti, in vita, regalato solo
una solitudine di giorni, in attesa silenziosa di ogni raro incontro. Promesso.
Atteso. Cancellato.
Quanto amore generoso il tuo nei riguardi di una
figlia assente per lunghi afasici giorni. Oh, se si potessero riavvolgere, come
bobine di vecchi film, i tanti giorni vuoti per ritrovarci ancora noi senza un
solo minuto di assenza e di attesa. E riempirli di parole, di sorrisi, di
carezze, cancellando il tempo rimandato che ha avuto ragione di noi per farsi
tempo di braccia deserte e di muto silenzio alle ragioni del cuore.
Mi conforta il pensiero che si accorciano
sempre più i giorni vuoti di noi.
Quelli che ci separano dal nostro nuovo incontro…
Ma te lo sussurro piano perché gli altri di
casa non sentano…
Non capirebbero!
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