SEI DI PRIMAVERA IL CANTO
Incanto di giovani sogni
nella sfida di alambicchi
quotidiani
insonnoliti di piccole ore
che trattieni tra le dita
nei sorrisi mattutini
di treni recalcitranti
che l'alba rende vicini.
Sei l'abbraccio notturno
che di tenerezza riempie
il silenzio delle stelle
e il saluto breve che ci separa
quando di solitudine chiacchiera
con me la casa e si prepara
ad ascoltare la danza nel cuore
della tua voce che ritorna
a placare la segreta ansia
dell'attesa.
Tu non lo sai ma conto
dai germogli del giardino
i tuoi passi che d'azzurro
si colmeranno
ad ogni bacio e sussurro
d'amore
che assaporerai tra i ciliegi in fiore...
(e saranno ogni anno
inno alla tua gioia)
(per Anna Paola e i suoi vent’anni)
L’ANTICO ABBRACCIO
Era l’abbraccio antico
quello che sognai dimentica
Dimenticai ferite
e rimpianti nel cavo
delle braccia e tepore di nido
Sentii una lama nel ventre
attraversare il desiderio
che non muore ma è già fuga
e si fa pena e si fa ruga
Silenzio di pietre e rose
ai tronchi intrecciati di rovi
dove non si fermò neppure
una lacrima a dissetare il giorno
Il grembo
rinsecchito di culle dimenticate
E tacquero le parole
che non sapemmo dire
a discapito di un sogno
che mai giunse a dilatare il cielo
inutile da riattraversare
Non ci sono più assalti di treni
alle stazioni del nostro pentimento
e le mani hanno perso la strada
che sapeva l'attesa
l'incontro il trasalimento
Il sole negli occhi
soffocati di nostalgia
Ma rinascono fiori su rami solitari
a raccontarsi la sera
(in questo quasi inizio di primavera)
3) A PRIMAVERA IL VENTO
È ritorno di rondini
questo ricamo di vento leggero
che imbriglia tra alberi
ingemmati la mia fantasia.
E canta canti di spose
e innalza dai rami di mandorlo
in fiore una danza di petali
a scompigliare tra svolazzi di nuvole
tutto l’azzurro di un cielo
che ride a nuovi sogni di nidi
sotto grondaie accese di bisbigli.
S’allarga il giorno ad abbracciare il
sole
di un tempo ballerino e menzognero
che il vento allontana all’orizzonte
di ogni altro ieri.
E aprile rinasce.
Il ramarro guadagna la siepe
e con camiciole di bimbe
nuove pratoline
inteneriscono i prati
di bianco e di giallo in gara
con il rosso dei papaveri a far vibrare
tra onde di verdi steli labbra
d’allegria
(e rinnovata bellezza…
forse una speranza…)
UNA FOGLIA BAMBINA
Una foglia bambina
verde di smeraldina luce
inizia il suo viaggio
sul ramo addormentato
verso il cielo delle nuvole
mentre sogna il sole.
Va incerta e titubante
tra soffici veli di rosata alba
che giocano a nascondere/
disvelare mondi lontani
di stelle e pianeti.
E il cuore pulsante della terra,
dove crescono alberi e radici,
dove germogliano fiori
s'innamora del suo andare
con ali di sogno e un approdo lontano.
Poi un colpo di vento...
il viaggio... l'avventura...
l'incognita...
la nebbia... il perdersi e ritrovarsi...
In un attimo lungo una vita
la foglia,
perduta innocenza tra l’erba e le
stelle,
arde di vulcani si sazia di mare
si finge granello di sabbia
racconta l’Universo!
IL SOGNO DI DIO
da sconfinati spazi
stelle palpitanti di vita
mi parlano
di lune d’oro e d’argento
Raccontano
delle infinite sere
addormentate
e di aurore boreali da sognare
con gli occhi dei bambini
al primo risveglio.
Teneri domani
disegnano
cieli di luce che di veli
ammantano ogni futuro:
piantano radici e cantano
tra uno stormire di fronde
e tenera erba dei prati.
Si schiude alla speranza il cuore
con il primo germoglio sul ramo
a primavera.
Sta chiacchierando di Creature e Creato
con Dio che ride del suo sogno
mai
ad alcuno rivelato…)
Ultime poesie inedite per invogliare la primavera a regalarci il suo
solare sorriso…
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