mercoledì 23 agosto 2017

IL GIORNO CHE (Incontro con la Poesia)

Il giorno che mi venne incontro la fantasia, m’accorsi che un vecchio-bambino, per farmi grandi gli occhi, m’inventava parole. Poi mi portò per mano in un bosco incantato dove le streghe abitavano in castelli di zucchero filato e le fate erano serpi distese al sole. Scoprii più tardi, al tempo delle more, che mai è verità ciò che appare. La verità è solo dono d’amore.
Il giorno che incontrai l’amore, occhi già immensi attraversò un “ti amo”. Su un petalo di rosa il suo richiamo. Fu volo rosso fuoco, in un groviglio di stelle e un segreto di luna, a trafiggermi il cuore.
Il giorno che scoprii il mio cuore era un giorno qualunque di primavera. Un petalo di rosa d’improvviso giocò con la magia di due parole… Sul filo teso, corda di violino, acrobata, saltimbanco il suo sorriso. Con grovigli di risate fece capriole e non s’accorse di forare il cielo.
Il giorno che toccai il cielo con un dito, scoprii l’azzurro cristallo nel suo ordito. Sognai corde d’argento per legarlo ai miei pensieri. Una piuma d’angelo cancellò ogni mio ieri. Si fece ala immensa, m’accarezzò il viso. D’arpa e liuto risuonò il mio paradiso. M’avvolse col suo canto di rugiada. Canto di tenerezza ritrovata. E riscoprii più di mille petali di rosa, moltiplicando i “ti amo” senza posa. Ma vero dono d’amore d’ogni mio mattino è ancora e per sempre il mio vecchio-bambino.

Hanno racconto di perle le sue parole e un sorriso chiaro sui miei domani se potesse costruirli con le sue mani.

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