Il giorno che scoprii l’Altro da me era un giorno
normale, banale, direi. Ed ero bambina. L’Altro era mia madre, mio nonno, mia
nonna, mia sorella. Insomma, non ero io. L’Altro, nella mia casa, era gioco,
amore, tenerezza, calore, fiaba, ma anche litigi, dispetti, rappacificazioni.
Tra la casa e il fuori l’Altro era ostacolo più che
incontro.
Poi l’Altro si trasformò in Amicizia. Fidarsi e
confidarsi. Condividere ore, risate, pensieri, sogni. Fino al disincanto.
Delusione e amarezza. Diffidenza e proponimenti di essere meno entusiasta degli
Altri. Delle cosiddette Amiche. Pugnalate alle spalle e ferite. Difficili da
rimarginare. Dolore. Chi l’Amico? Cosa è l’Amicizia? Cosa chiede e cosa dà?
L’innocenza o l’inganno?
Poi, scoprii anche l’Amore. Quello che ti rode il
cervello, ti fa galoppare il cuore, ti lascia immersa nel sogno e ti fa forare
il cielo. Quello che ti fa vivere il dubbio e la certezza, annebbia il giorno e
illumina le notti. Quello che ti fa perdere e ritrovare. Quello che ti esalta e
ti danna. Passione, tenerezza, allegria, pianto. Morte e resurrezione. Dove il
punto fermo? Dove la verità?
Il giorno che ebbi bisogno della Verità, la cercai
dappertutto. Nel cuore dell’Altro. Nel cuore dell’Amico. Nel cuore dell’Amore.
Nel mio cuore. Ma era dappertutto e altrove. Sfuggente e indefinibile.
Imprendibile. Presente e assente. Vicina e lontana. Inconoscibile.
Mi dannai a cercarla. A spiegarla. Secondo me.
Secondo te. Ma allora non è una la Verità? Non esiste La Verità. Sono tante le
verità. Quante?
Il giorno che mi illusi di afferrarla finalmente.
Ero proprio ad un passo da lei. Usai tutti gli strumenti dell’intelligenza,
tutti gli arnesi del cuore. Le strategie delle emozioni. Tutti gli appigli
della filosofia e i teoremi della scienza. Volevo dimostrare. Capire e farmi
capire. Confrontarmi per convincere e farmi convincere. Senza vincitori né
vinti. Ma vincere CON e, quindi, vincere tutti. Ma… ne uscimmo tutti sconfitti.
Anche la Verità. Il giorno che si presentò inaspettato e imprevedibile, eppure
sempre lì in agguato, in attesa di dire l’ultima parola e di vanificare tutto: Il
Punto di vista.
Inconfutabile.
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