venerdì 20 giugno 2025

Venerdì 20 giugno 2025: ACQUERELLI-Racconti per Immagini di FRANCESCO SCOTTO... (prima parte)

Mi sembra opportuno oggi farvi conoscere, se già non lo conoscete, un medico, mago non solo nel campo scientifico ma anche nella scrittura, nella pittura e nei sogni che il Teatro regala, FRANCESCO SCOTTO, un genio che fa del colore una poesia e della poesia un arcobaleno di colori.

Egli stesso scrive in quarta di copertina: Come in un gioco di specchi, gli acquerelli si riflettono nei racconti, amplificando le suggestioni che entrambi evocano. La narrazione, infatti, al pari dei sentimenti che li racchiude, è sempre intrisa di colori, a cui la leggerezza e la trasparenza degli acquerelli fa assumere il carattere di una realtà possibile, auspicata o forse solo sognata. Ma a pagina 5 c’è una nota introduttiva dello stesso Autore che ci offre l’antefatto che ha motivato quanto da lui affermato sul retro-copertina: quant’è bello ‘o culore d’ ‘e pparole/ e che festa addiventa nu  foglietto,/ nu piezzo ‘e carta…

Le parole di una celebre poesia di Eduardo De Filippo -  ‘O culore d’ ‘e pparole - costituiscono il recondito significato di questi racconti. Perché le parole sono intrise di colori: quelli dei sentimenti e dei risentimenti. Se poi il colore ha la luminosità, l’immaterialità e la trasparenza degli acquerelli, ecco che le parole volano leggere, da una pennellata di poche righe a un disegno più articolato di alcune pagine. E, come in un gioco di specchi, le immagini si riflettono nello scritto e viceversa.

E qui si potrebbe fare riferimento alla Teoria degli specchi del grandissimo Jorge Luis Borges, in seguito tramutata in Teoria del Prisma, le cui sfaccettature offrono una molteplicità infinita di immagini che rendono molto più vera, anche se più complessa e visionaria, la realtà. Nella Teoria degli specchi, invece, il risultato è duplice, ma anche imprendibile perché lo specchio offre una immagine ribaltata della realtà, dunque mai vera mai falsa. Sono teorie affascinanti su cui si potrebbe scrivere un trattato anche sulla contraddizione che è sempre presente nella natura umana e di cui Simone Weil ha elaborato la necessità di confrontarsi continuamente con le contraddizioni e i contrasti per comprendere la natura umana, la realtà e la stessa vita.

Ma io forse partirò da qualcosa che riguarda la “narrazione”, prendendo spunto dal termine “narrazione”, usato non a caso dallo stesso Francesco Scotto. Stasera dipenderà anche dalla introduzione e coordinazione di Raffaella che, pur essendo mia figlia e abitando nella stessa casa, si rifiuta categoricamente di fare anticipazioni. Non aggiungo parole. Ma qualche parola voglio ancora scriverla e riguarda Francesco Scotto che oso paragonare al grande Emilio Tadini, pittore, scrittore, giornalista e traduttore, che ha riempito di sé e della sua Arte tutto il Ventesimo secolo, essendo stato, tra l’altro, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1997 al 2000 con dei favolosi quadri di “ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA”, come Google mi informa. Francesco è, a mio parere, il suo degno discepolo del XXI secolo, o del nuovo Millennio che dir si voglia.

Questa sera, pertanto, per chi vive a Bitonto (Bari) e dintorni, e non ha altri impegni o problemi di altra natura, il libro magico di Francesco Scotti sarà da me presentato presso la Libreria del Teatro di Gianluca Rossiello (nello spazio antistante al Teatro stesso). La serata, ribadisco, sarà coordinata da Raffaella Leone PR della Casa editrice SECOP edizioni di Corato-Bari di Peppino Piacente, come molti di voi già sanno.

Mi piacerebbe anticipare qualcosa, come ho già fatto abbondantemente, ma non sarebbe corretto nei riguardi del nostro Autore. Magari il resoconto lo faremo domani, dopo la serata…Vi saluto, allora, con tutto il mio affetto come sempre, in attesa di un vero abbraccio stasera alle ore 19. Grazie e a stasera. Angela/lina

 

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