martedì 2 settembre 2025

Martedì 2 settembre 2025: LE AUTRICI CHE SCRIVONO LA LETTERATURA DEL TERZO MILLENNIO...

Trascorse le vacanze con l’ultimo sole si agosto e le prime piogge di settembre, eccoci di nuovo insieme e, questa volta, per approfondire i Libri di alcune Autrici- SECOP, di cui ho già parlato, ma che, ad una nuova lettura più approfondita, appena tornata al “lavoro usato”, mi hanno dato nuovi spunti di riflessione da condividere tra noi e magari farne oggetto di dibattito. Ma, prima di cominciare, vale la pena di indicare tra le donne che hanno scritto romanzi e poesie, guardando in una quarta direzione (col suo “Sguardo obliquo” e “l’obliquità del suo cielo”) le parole delle donneParlo di Sylvia Plath (“V’è un muro bianco, obliquo al cielo, sopra il quale il cielo si crea l’infinito, verde, assolutamente intoccabile. Gli angeli vi nuotano, e le stelle, anche loro indifferenti, sono il mio medium”). L’ossessione di Silvia Plath nel suo cielo obliquo è cercare, in un mondo fatto di soli uomini, le parole delle donne, una lingua che sia veste della loro inquietudine e solitudine, delle loro passioni silenziose o addomesticate, del loro dolore per il parto o, peggio, un aborto. Gli uomini disprezzeranno le sue parole, ma lei continuerà a scriverle come unico riscatto e rifugio alla innegabile creatività del mondo femminile.

Sylvia Plath, ancora giovanissima, morirà suicida, lasciando a noi donne tutte le parole che ci connotano e ci definiscono nella nostra immarcescibile creatività contro un universo maschile più superficiale, più rivolto alla realizzazione di sé a livello scientifico, politico, sociale. Non a caso, si presuppone che l’universo femminile sia notturno e misterioso come le stesse facce lunari che ne definiscono cambiamento e follia, mentre quello maschile si realizzi alla luce del giorno, dove non vi sono ombre né fughe d’alberi con il loro verde spietato contro il sole, ma la nuda e cruda realtà quotidiana. A meno che non si nasca poeti. Garcia Lorca amava “sfogliare la luna” e camminare in compagnia delle stelle. In realtà, egli scrive: chi cammina non vede le stelle”, ma in “Notturno”   sostiene: “Guardo le stelle sul mare. Oh, le stelle sono d’acqua, gocce d’acqua. Guardo le stelle sul mio cuore. Le stelle sono di aroma! Grani d’aroma. Guardo la terra piena d’ombra. E Lorca fu fucilato per la sua visionarietà? La sua ambiguità? Chissà. Forse.

Ma, ritornando alle parole delle donne, è possibile scoprire in queste anche una quarta-quinta-sesta dimensione, soprattutto se ci rifacciamo alla “Teoria della Relatività” di Albert Einstein, in cui si afferma che non esiste un tempo assoluto, unico per tutti, ma esclusivamente per ogni singola persona e questo dipende da dove si trova, da come si sta muovendo. Il tempo, inoltre, si dilata con l’avvicinarsi alla velocità della luce. Ma la formula completa è molto più complessa, per cui io mi astengo dal fare ulteriori ricerche in mancanza assoluta di competenze al riguardo, ma mi piace pensare che noi esseri umani, soprattutto se donne, siamo già in un “Altrove” che vada oltre lo stesso infinito. Non a caso, Alda Merini si fa paladina delle parole delle donne attraverso i suoi tanti versi dedicati all’Amore, che è fonte di dolore, ma anche di tanta luce per orientarsi nel buio e per salvarsi sempre. Sì, soprattutto Alda fa parte di quella creatività che ci connota nella nostra “umanità” più bella e vera, fonte di Bellezza, di Armonia e di Speranza… Ma ne sono testimonianza anche le tante Autrici di Casa SECOP e delle Edizioni FOS, a cominciare dalle loro ultime opere, quelle meno datate, per giungere a quelle dei nostri giorni, e di cui si stanno tenendo le prime presentazioni.

E mi piace ricordare le tenerissime poesie dedicate a sua madre da parte di Mariella Bettarini, una delle più grandi poetesse italiane viventi, POESIE PER MAMMA ELDA (SECOP edizioni, Corato-Bari 2019, pp. 56, euro 10,00); I MUSICI DI HAYDN della delicatissima, prezioso cristallo fragile e forte, poetessa molfettese Ada De Judicibus Lisena (SECOP edizioni, 2015, pp.101, euro 10,00) con i saggi introduttivi di Angela De Leo e Gianni Antonio Palumbo; LAVANDA PER L’ORCO della grande e inimitabile Roberta Lipparini (SECOP edizioni 2023, pp. 119, euro 12,00); i luminosi versi della solare Dina Ferorelli in MATTINO DI GIRASOLI (SECOP edizioni, 2015, pp. 92, euro 10,00); la sorridente e divertente Autobiografia di Ombretta Leone ne L’abbondanza del cappero (Edizioni FOS 2023, pp.189, euro 15,00), in cui tutto viene stravolto, dalle sezioni connotate dai disegnini dell’Autrice, alle note rappresentate dai suoi originalissimi fumetti, fino a giungere alle conclusioni che, manco a dirlo, si traducono in “Sconclusioni”, il tutto condito da sorprendenti e catturanti risate, per vivere la vita con “leggerezza” calviniana e con la passione di chi sa mettere a fuoco con umiltà e tranquilla sicurezza i propri talenti. Altrettanto dicasi di Daniela Leone e Raffaella Leone: la prima, Daniela, ha cominciato a scrivere appena ragazzina racconti, che furono pubblicati nel lontano 2001 da una SECOP edizioni agli albori del suo progetto di diventare Casa editrice tre anni dopo, il 2004. I racconti si intitolavano diciottosettembresettantasei (quasi un soliloquio), scritti all’insegna della originalità e delle sue ALI pronte a spiccare il volo, planando ultimamente su un racconto lungo L’unghia e l’unghiata, il graffio che scortica e fa male, che varrà la pena di pubblicare quanto prima. Raffaella Leone, invece, ha al suo attivo numerose pubblicazioni per bambini e adolescenti ed è scesa ultimamente in campo con un libro di tutt’altro genere, riguardante la sua attuale “avventura scolastica” come insegnante di sostegno. Il libro s’intitola ironicamente UNA MAESTRA MA NON TROPPO (Viaggio alla ricerca di una identità professionale L’insegnante di Sostegno), SECOP edizioni 2024. Ma siamo di fronte a un titolo con una grafica sorprendente, ideata dalla stessa Autrice, tutta in rosso e con una M di Maestra pericolante come dovesse cadere in un abisso fumogeno in cui la identità di Maestra di Sostegno precipita senza appigli o ancore di salvezza. Bisogna necessariamente leggere il libro per venirne a capo e comprendere realmente questa figura così importante per recuperare e salvare i tanti alunni con problemi di apprendimento, riconosciuti e non…

Ma ecco giungere ai nostri giorni, con presentazioni in atto prima e dopo le vacanze estive.

Occorre, però, ricordare i versi sognanti e mai scontati, ricchi di visionarie parole che fioriscono tra l’erba, di Elina Miticocchio in Alle radici dell’erba (SECOP edizioni, Corato-Bari 2020, pp. 161, euro 12,00); Sentieri le ferite (SECOP edizioni, Corato-Bari 2024, pp. 103, euro 12,00) della eterea e funambola Mariateresa Bari sempre in bilico alla ricerca della parola che possa aiutarla a ritrovare sé stessa. Luminosa e illuminante la Prefazione di Mario Sicolo (alias Apulo Scriba) e con le Tracce conclusive di Angela De Leo; Ti ruberò una promessa d’amore della dirompente, grintosa e appassionata Giulia Basile (SECOP edizioni, Corato-Bari 2025, pp. 96, euro 14,00) con i favolosi Disegni di Giampiero Gigante e l’Introduzione dell’impagabile Osvaldo Capraro.

E, poi, giungiamo ai nostri giorni con la poesia sorprendente, tra il mistico e il profano, della straordinaria Rossella Piccarreta, in CARNE SACRA (SECOP edizioni, Corato-Bari, euro 12,00); i sei racconti + uno di Rita Lopez in La nostalgia dolcissima e bastarda per ciò che non è stato (SECOP edizioni, Corato-Bari 2025, pp. 124, euro 12,00). Le presentazioni del Libro sono cominciate circa una settimana fa nella bellissima Libreria “I funamboli” di Barletta e continuano con grande partecipazione emotiva dei tantissimi lettori che fanno a gara per leggere i suoi tantissimi racconti quotidiani, tutti di ottima fattura. E giovedì 4 settembre, alle ore 18,00 ci sarà a Bari, in via Crisanzio n. 16, una nuova presentazione con Tiziana Schiavarelli e la fedelissima Mariella Medea Sivo, curatrice del libro, insieme al suo compagno Nicola Rizzi. Giovedi, inoltre, la presentazione avverrà nella nostra Corato-Bari, in via Cadorna, n.3, alle ore 19,30. Rita sarà, ancora una volta, intervistata dalla bravissima Mariella Medea Sivo.

Vanno, infine, tenute presenti alcune voci molto forti, anche se non hanno pubblicato con la SECOP edizioni, ma hanno già una profonda e alta collocazione tra le scrittrici che già scrivono quotidianamente la storia letteraria del Terzo Millennio. Mi riferisco ad Angelica Grivel Serra che, dopo il suo Romanzo d’esordio L’estate della mia Rivoluzione, pubblicato dalla Mondadori, sta consegnando alle stampe il suo secondo romanzo e io conosco perfettamente il valore della scrittura di Angelica perché da qualche anno la seguo in ogni racconto che scrive, in ogni testo che, con molta umiltà ma altrettanta determinazione, affida a giornalisti noti sia nella sua Sardegna tanto amata sia nel “Continente”. E ha solo 26 anni. Laurea triennale e poi quella Magistrale in Filosofia, con il massimo dei voti cum laude. Personalmente ho introdotto nel mio saggio La coccinella dalle sette punte (SECOP Edizioni 2024) sul grande cantautore Simone Cristicchi, il suo bellissimo racconto “JACOPO E VITALIA, UNA STORIA D’AMORE”, con la seguente conclusione: “E Angelica Grivel Serra, tenera figlioccia di Giovanni Gastel, l’immenso fotografo e poeta, nonché il tanto rimpianto amico, è pienamente consapevole della sua scrittura, che nulla concede al pressappochismo, alla distrazione, all’inesattezza. Tutto si incastona meravigliosamente tra forma e contenuto non per doveroso calcolo, ma per libertà di scelta, creatività, talentuoso sentire dell’anima”. Poi, ecco l’originalissimo romanzo/diario (misto di prose e poesie) Raccontami del vento di una giovane e grintosa scrittrice/poetessa/fotografa che conosce molto bene l’arte dello scrivere assecondando quel ritmo interiore, che è tumulto ancestrale del cuore e intensa profondità dell’anima, con la musica che la abita e la rende felice. Parlo della carissima Graziella De Cillis (EDIZIONI LATERZA, Bari 2024). Anche la sua scrittura merita una continua rivisitazione.

Infine, un discorso a parte meritano i versi di Francesca Palumbo ne Le ore invisibili (besa/muci, Nardò-Lecce, pp.141, euro16,00). Francesca è ormai da anni sul podio della scrittura creativa, che si può riassumere, ma è molto limitativo, con gli intensi suoi versi che troviamo sul primo risvolto di copertina: Battiti/ in-versi/ conforto e rimbalzo/ tra la gola e il cuoreE tutto è vissuto in sospensione di giudizio e tutto langue e si rinnova senza tregua, avendo Francesca gli occhi sempre rivolti all’immensità del cielo, suo habitat naturale Ma di lei e delle sue tantissime attività culturali (e non solo) parlerò ancora e ancora… A prestissimo di nuovo insieme. Angela/lina