mercoledì 5 febbraio 2025

Mercoledì 5 febbraio 2025: ANNA MARIA, mia amatissima sorella, ricordata due sere fa con tanto amore...

E, due giorni fa, col cuore ancora colmo dei suoi prodigi: siamo stati tutti insieme nell’antica e nuova “casa del gelso e delle rose” per ritrovarci dopo alcuni anni che non ci si vedeva: le figlie, i loro mariti, e i loro figli, amatissimi nipoti da Anna Maria e Gianni come tutti i nonni sanno amare; noi sorelle e i nostri fratelli, i nostri figli con generi e nuore. Purtroppo, noi anziani, fratelli e sorelle, abbiamo tutti i nostri problemi di salute che ci impediscono di essere autonomi nei nostri spostamenti. Abbiamo bisogno di “custodi”: figli, nipoti o badanti ci sono di conforto e di sostegno. Menomale. Quanti vecchi vengono “rottamati” nelle case di riposo, anticamera del “riposo eterno”? Io mi sento una privilegiata e ringrazio quotidianamente il buon Dio.

E veniamo a due giorni fa: 3 febbraio. Da qualche mese le figlie di Anna Maria, Isabella e Nicoletta, mi avevano fatto richiesta di parlarmi della loro madre bambina, magari in un libro: desideravano conoscere tutto quello che non sapevano della loro mamma fino alla sua giovinezza. E, così, nonostante la mia salute vacillante, ho trovato una ragione di vita nel libro che ho scritto con tanto amore e che l’altro ieri è approdato nella casa di via Generale Montemar, dove siamo approdati tutti noi nonostante lo scrosciare della pioggia battente. È stato bello. Emozionante. Ognuno aveva un episodio della nostra vita in comune, nei tanti paesi attraversati, da riportare alla memoria. E sempre con Anna Maria come protagonista. Pino e Mimmo hanno raccontato episodi molto divertenti per rendere l’atmosfera di casa piacevole, anche se ricca di tenera malinconia. Lizia taceva commossa. Raffaella, mia figlia, l’unica presente perché gli altri miei figli vivono a Roma e per motivi di lavoro non hanno potuto raggiungerci se non con una videochiamata, ha raccontato con grande rimpianto l’importanza della quotidiana presenza di zia Anna Maria negli anni della sua adolescenza e prima giovinezza. Peppino, suo marito, ha provveduto, con infinita attenzione e tanto amore, a portarmi con la sedia a rotelle.

Poi, sono stati distribuiti i libri e abbiamo letto qualche pagina o stralcio, coinvolgendo anche le bellissime nipoti di Gianni e Anna Maria, ormai diventate delle splendide signorinelle. La loro voce commossa ci ha emozionato ancora di più. Il libro è intitolato Il Canto che all’Alba rinasce ed è dedicato a Isabella e Nicoletta. Sul retro-copertina, una poesia di Anna Maria che mi ha ispirato il titolo: Stagione/ di gelo/ di vento//   solitaria   //   malinconica.//   Nei vortici   /  della memoria  //   vagano   //   ombre   //  nell’anima.  // E tutto ricomincia

Poi, un breve curriculum:

Anna Maria De Leo è nata il 3 febbraio 1947 a Bitonto. Già docente di scuola elementare, essendo molto creativa, si è sempre dedicata ad attività artistiche, componendo canzoni, da lei anche musicate e cantate, e scrivendo poesie, soprattutto filastrocche, racconti e romanzi per bambini, ragazzi, ed anche per adulti. Oltre alla scrittura si è impegnata per alcuni anni in grafica e pittura. Per i suoi nipotini ha scritto I quaderni del fare, che avrebbe voluto pubblicare insieme all’opera Scopri il mondo con poesia, alle numerose filastrocche e agli albi illustrati a loro dedicati…

Ora, con la sua chitarra e la sua meravigliosa graffiante voce, tiene concerti tra gli angeli e le stelle.

La serata si è illuminata davvero di stelle e di lacrime di commozione nei nostri occhi e soprattutto in quelli dei quattro nipoti che, all’insaputa della loro amatissima nonna, in breve tempo sono cresciuti e sono andati ad abbracciare nonno Gianni, quasi prolungamento d’amore di nonna Anna Maria. E la serata si è conclusa, mentre andavamo tutti via tra abbracci e baci e promesse di rivederci ancora, prima del “biglietto di scadenza” per noi vecchietti, con le tenerissime parole di Nicole, la nipote maggiore, sussurrate al mio orecchio, e che non scrivo qui per rispettare la sua sensibilità e il suo pudore. Un grazie speciale se lo è meritato Gianni per la sua affettuosa accoglienza con cioccolatini e caminetto acceso, emozionato e commosso più che mai.

Infine, splendida la poesia di Nicoletta, postata di notte su FB, con l’immagine di copertina del libro e con un ulteriore ringraziamento a me, sua autrice. È probabile che a molti di voi sia capitato di leggere la poesia e di vedere la bellissima copertina del libro con una foto di Anna Maria nel fulgore della sua bellezza e dei giovani anni: opera del nostro talentuoso Graphic Designer Nicola Piacente. Ed ecco la poesia: Le carte non avrebbero potuto/ leggere il tuo futuro/ e altra piega della mano.// l’amore dei tuoi fratelli/ ha reso onore ai tuoi anni,/ cancellando quel meno/ dei giorni in negativo,/ quelli segnati dalla tua assenza.// Solo l’amore conta/ l’infinito amore,/ pura energia/ che tramuta il silenzio/ in parole,/ per dare vita a te,/ al tuo corpo/ in un libro aperto.// Ne leggeremo i tuoi anni/ in un canto infinito/ senza mai una fine. Buon compleanno, Mamma

Grazie, Angela De Leo, per questo regalo di compleanno.

Inevitabile la mia commossa risposta.

(Chi volesse potrebbe leggere e visionare il tutto sulle pagine FB di Nicoletta Parisi).

Ma non è finita. Anche Isabella ha voluto rendere un ulteriore omaggio a sua Madre, proponendo alla nostra attenzione una simpaticissima Filastrocca, scritta da Anna Maria subito dopo il suo risveglio nella camera della terapia intensiva, per via del primo ictus che la ferì ma non la piegò del tutto. Chiese immediatamente foglio e matita e scrisse per i suoi nipoti la seguente spiritosa e determinata “FILASTROCCA DELLA NONNA BAMBINA”: Chiude gli occhi per sognare/ il suo malanno non vuole accettare./ Nella mente ha un po’ di confusione/ e vuole farsene una ragione:/ Se il buon Dio cura anche gli uccellini/ perché lascia una nonna/ nei “casini”? (problemini)/ Piccole o grandi, curabili o meno/ le difficoltà di un anziano sono un angolo nero…/ Così la nonna sogna e ritorna bambina/ e, con energia, sai che ti combina?/ Riesce a meravigliare l’intera compagnia/ di medici, figli e familiari/ così attenti, tanto speciali./ La nonna vuol dare una lezione/ che chiarisca ogni sua buona intenzione:/ e cioè che se uno vuole fare tutto da solo/ non può essere bloccato nel volo,/ anche se bisogna tener conto/ che un fiore sboccia solo quando è pronto!/ La nonna, così, a comando, apre un occhio/ poi: -  Tiri fuori la lingua! - fa la linguaccia/ non è più una bambina, ma una ragazzaccia./ Forse riuscirà a cantare/ e, a poco a poco, proverà anche a ballare…/ Ma la nonna bambina/ nel suo letto d’ospedale cresce in fretta/ e da piccolina si ritrova vecchietta!/ Magari vorrebbe tornare ai suoi verdi anni,/ quando non c’erano ancora i malanni…/ E vorrebbe tornare/ là dove il suo cuore/ batteva per la gioia e per l’amore/ e quando il sole la svegliava la mattina/ e il suo giardino profumava di felicità sopraffina!/ La nonna bambina, così, è decisa a non tornare più vecchietta/ e sente che il cuore le batte più in fretta./ Ha tanta voglia di ricominciare/ di sentirsi più viva, di tornare ad amare…/ Sa che i nipotini l’aspettano con trepidazione/ e lei vuole rivederli, nonostante l’emozione./ E vuol proprio tornare a casa e di sicuro/ sarebbe capace di aggrapparsi anche ad un alto muro./ La nonna vuole andare avanti con determinazione/ e s’impegna molto per la guarigione./ Nonostante le difficoltà e i dolori/ sente che presto tornerà dai suoi piccoli-grandi amori! (Anna Maria De Leo)

Il mio commento: bella bella bella questa filastrocca tenera e capricciosa come l’Autrice! E il commento di nostra sorella Lizia, ancora più incisivo: È proprio lei. Di fronte ai suoi malanni (anche seri) reagiva con ammirevole ottimismo. Una guerriera! Avrebbe lottato ancora se il suo cuore non avesse ceduto…            

Sì, Anna Maria, guerriera fino alla fine, ci ha consegnato il suo coraggio, la sua gioia di vivere, la sua libertà di essere autentica in tutte le sue scelte e le sue passioni, la sua impareggiabile generosità, il suo sconfinato amore per tutti noi e per quanti abbia incontrato sulla sua strada…

Vi abbraccio con immenso affetto e altrettanta gratitudine. Angela/lina

 

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