sabato 14 agosto 2021

Sabato 14 agosto 2021: si conclude questo lungo ciclo di incontri poetici su nostro blog in attesa di...

E vorrei concludere questo lungo ciclo di incontri letterari, poetici, culturali sul nostro blog per un salutare riposo estivo di almeno una settimana. Prima, però, desidero dare un saluto accorato a Gino Strada, altro faro luminoso di coraggio, generosità, umanità, determinazione al fare più che al dire, che ci lascia una scia da seguire, un ideale da perseguire, un percorso da affrontare quotidianamente per… riumanizzarci. La sua morte sotto questo infuocato cielo di agosto mi fa pensare alle stelle cadenti che pare si perdano nello spazio siderale e invece lasciano a noi un appiglio generoso per “de-sidera-re” che un sogno si avveri. E queste sono ancora le notti di San Lorenzo e delle sue lacrime per tanto “ardente” martirio. Poeticamente è bello crederlo. Ma scientificamente?  Mi aiuta Google: “Stanno per arrivare le serate migliori per osservare le più note e spettacolari stelle cadenti dell’anno: le Perseidi. Attenzione, però: le stelle cadenti non c’entrano nulla con le stelle vere e proprie. Sono infatti polveri minuscole, di pochi millimetri, che entrano nell’atmosfera della Terra a decine di migliaia di chilometri orari e sviluppano per attrito una scia luminosa che illumina il cielo. il granellino in arrivo verso il nostro pianeta viene chiamato dagli scienziati meteoroide, mentre la scia di luce è la meteora, quella che popolarmente viene detta stella cadente (…) Ci sono periodi in cui si verificano gli “sciami” (o piogge) e se ne vedono molte più della media. Questo dipende dal fatto che, in quelle notti particolari, la Terra, orbitando attorno al Sole, attraversa una regione di spazio in cui queste particelle sono addensate, in genere perché “lasciate giù” da una cometa. Le Perseidi, in particolare, sono associate alle polveri della cometa 109P/Swift-Tuttle, che ripassa da queste parti ogni 133 anni circa. Il nome delle Perseidi deriva dal fatto che sembrano irradiarsi da un punto del cielo che si trova nella costellazione di Perseo. Avrei potuto fare riferimento anche al carissimo amico Franco Leone, che ha grande competenza in questo campo e spesso ci delizia con dovizia di particolari, facendo dell’astronomia un’arte di straordinaria bellezza e poesia. In questi ultimi anni ha cantato in endecasillabi dappertutto, in Italia e all’estero, ricevendo riconoscimenti importantissimi, le opere di Caravaggio in Caravaggio Poesia della Luce (SECOP edizioni 2018). Rubo dalla sua Pagina un minuscolo stralcio, sicura di fargli cosa gradita: Sotto lo sfavillio delle Perseidi, le meravigliose stelle cadenti di agosto che accendono d’incanto le notti dell’estate, il Campo di Mare celebra Caravaggio con le opere di cinque artisti e con i versi di Franco Leone in un evento culturale che resterà nella storia di questa zona del Lazio, ove sbarcò Caravaggio prima di morire… Dunque, sono le Perseidi a illuminare le magiche notti di Ferragosto. E avviene ogni 133 anni circa. Dunque, è un privilegio a noi riservato e noi ci siamo! Ci siamo anche con le nostre stelle, i nostri desideri, le nostre poesie. Maria Pia Latorre mi scrive in riferimento al blog di due giorni fa: Angela, grazie per questa tessitura che dal dolore individuale (Maria Teresa) si allarga a quello collettivo. Ringrazio Vito Tricarico per la partecipazione al mio sentire. Vorrei qui postare la mia ultima San Lorenzo. Ho notato che molti hanno composto la loro personale San Lorenzo. C’è da osservare che da sempre questo suggestivo fenomeno ha ispirato stati di poeticità. Vorrei conoscere il tuo parere e quello degli altri fruitori del tuo blog. “San Lorenzo”: Voglio dirti la luce/ di stelle/ perché tu indovini i/ pensieri coperti/ della notte/ Ti darò una matita di fuoco/ per congiungerne i punti/ nel cielo/ e non darti pena se/ apparirà inaspettato/ il tuo disegno/ rimosso Certo, è una notte di San Lorenzo la tua breve ma intensa poesia proprio come la scia luminosa di una stella cadente. Il tempo di raccontare il tuo desiderio al misterioso interlocutore “perché tu indovini i/ pensieri coperti/ della notte”. Sono versi brevissimi ma pieni di chi occupa tutto lo spazio possibile nei pensieri nascosti dal profondo buio della notte, che si riempie di luce grazie alle stelle. Sarà una notte di dono: una matita   ardente del fuoco che palpita dentro e incendia nel silenzio quanto sia già accaduto perché quel “tu” invisibile, ma conosciuto molto bene, possa, congiungendo i vari punti luminosi degli astri nel cielo, ricomporre il disegno che, inaspettato, “apparirà” pur essendo stato da tempo “rimosso”. Dono che sintetizza magnificamente il desiderio di un recupero, di un tempo restituito alla memoria e al cuore nella magia di una notte che sa il prodigio di attualizzare il sogno e renderlo visibile, ma non più condivisibile. E spero che Vito Tricarico (che, due giorni fa, riferendosi alla poesia “Io sono Sardegna” ha scritto: molto struggenti, realistici, attuali, in questa estate torrida e di fuoco, i versi di Maria Pia Latorre) scriva ancora e Mariateresa e Gianni Brattoli e tutti gli altri che ci seguono nel blog ci diano riflessioni che possano concordare con le mie, ma anche dissentire per un dibattito ampio e costruttivo. E, intanto, rubo da Ginevra DellaNotte questa poesia: Com’è bella la notte dei monti che si parlano/echi stanchi di chi ha spento le luci/ i grilli finalmente possono gioire/ le stelle unirsi ai morti/ il silenzio che avanza/ per chi deve restare vivo (“Parole” Ginevra DellaNotte Ph da web Gran Sasso di notte). Qui le stelle si uniscono ai morti. Cambia significato e senso la notte delle lacrime di San Lorenzo sul Gran Sasso ad un passo dalle stelle che cadono mentre le anime salgono al Cielo… in un “silenzio che avanza/ per chi deve restare vivo”. E quel “deve” mi cattura, mi imprigiona, mi spinge a pensare al destino, al Karma, alla fatalità. Alla frazione di secondo, simile alla luce che si accende per un attimo nel buio del cielo ferragostano, per decidere la sorte di un uomo: se vivere o morire. A sua totale insaputa. O forse sì? Attendo i vostri commenti, gli interventi, le riflessioni, le poesie. Da riproporre appena il nostro blog avrà ancora la gioia di ascoltare le nostre voci. E concludo con un augurio fatto di pioggia di stelle tra le nostre mani d’estate. Buoni desideri, buoni sogni, buone vacanze a noi tutti…

 

 

 

  

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