Anche le poesie tentano di colorare la nostra anima all’alba di questa insolita Pasqua per non lasciarci in catene e senza luce. Il Retino ha accolto le poesie che avete inviato sul blog, altre che ha catturato per strade solitarie e prive di allegria, e due luminose a restituirci la Pacecome lievito di pane quotidiano. Ed eccole qui che incontaminate, e con voci diverse, volano come colombe bianche lanciate nei cieli obliqui tra le nostre case. Intense e lievi come sogni che afferrano stelle per trovare una buona ragione a sconfiggere il buio.
E comincio con il mio amico Mattia, appena conosciuto ma già presente
in questa pagina con una dolente e intensa poesia, che si schioda lentamente
dalla croce e va a colmare il vuoto di un giorno che “non saprà raccontare” perché
ancora una volta “lanciano dadi/ si giocano la tunica”. E il figlio di Dio,
fattosi uomo, è costretto a registrare, risorto ma sconfitto, “la crisi del
vero”…
Mattia Cattaneo:
giara crepata/ la tua lezione silenziosa/ lotta affannosa/ e pensieri
giudicanti/ non devono consumare/ questo davanzale/ scarno/ di parole// è un
giorno/ di quelli/ che domani/ non saprò raccontare,/ grappolo di mimosa
fregato// lanciano dadi/ si giocano la tunica// ancora oggi/ si palesa/ una
crisi del vero.
Ma la breve poesia di mia figlia, per augurare a tutti una Pasqua di
rinascita nella possibilità di ritrovarci più uniti che mai dopo tanto
distanziamento, racconta un’altra storia per continuare a sperare.
Raffaella Leone:
siamo nati insieme/come fiori su rami nodosi/ uniti/ nella Speranza
di/ fiorire grappoli/ di nuovo/ nell’attesa/ del GiornoNuovo/ Della Vita/
Restituita
E mi giunge da un carissimo amico che non vedo da un paio d’anni una
poesia che concilia il senso amaro della prima con l’attesa di una possibile
salvezza della seconda.
Tommaso Di Lernia:
“Il sacrificio”: Nero sole acceca/ scorre su quella croce il sangue/ a
noi indifferenti mostrata./ Conficcato è il ferro nella carne/ e di spine irte
è fatta la corona./ Perdona coloro che non sanno, / le ultime parole di uomo/
che salgono con divina forza al Padre./ Il tuo volto non ho visto/ ma di te ho
sentito parlare,/ nei vicoli bui delle periferie/ e tra la gente che non ha,/
ma che pronuncia forte il nome tuo./ Il sacrificio tuo è il peccato mio,/ le
tue sembianze sono a me simili,/ so che tornerai, ne ho bisogno,/ ora, sempre,
e il sangue più non scorrerà.
E la mia amatissima Silvana, a cui devo anni di cure fisiche e di
carezze per l’anima, mi manda versi di dolce malinconia nelle ore che
lentamente gocciolano come lacrime di tristezza prima che si faccia giorno di
verità. Ed è carezza per il cuore il silenzio del mondo che trema d’attesa al
chiarore della nuova alba.
Silvana Mangano:
Lente/ le ore/ accarezzano il cuore,/ sibilano strani suoni,/ arcani,
lontani…/ ma l’anima li riconosce/ come una pecora/ i suoi agnelli/ Che dire
dei mondi lontani?/ Nel silenzio del cuore/ vi è la loro eco possente…/ Il
silenzio del mondo/ è la Voce di Dio…
Infine, il retino ha catturato due meraviglose voci ad indicarci il sentiero
fiorito della Fede, della Speranza, della Carità.
Don Tonino Bello:
Il Signorevi riempia la casa di profumo pasquale, del fuoco di pentecoste
e del vento delle montagne delle rivelazioni.
Sii felice e sforzati di rendere felici gli altri.
Papa Francesco:
ecco il primo annuncio di Pasqua
che vorrei consegnarvi: è possibile ricominciare sempre, perché c’è
una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i
nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore - ognuno di noi le
conosce - Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della
nostra umanità Dio prepara una storia nuova. Egli ci precede sempre: nella croce della sofferenza, della desolazione
e della morte, così come nella gloria di una vita che risorge, di una storia
che cambia, di una speranza che rinasce.
Quale messaggio più confortante per tutti, credenti e non credenti, in
tanta lacerante paura che ha reso il nostro pianeta deserto di speranza e il
cuore spento all’amore? E l’anima rinasce dalle macerie dei nostri antichi errori
e si accende di rinnovata Luce.
A domani sera con tanto Sentimento…
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