L’alba
mi ha sorpreso alla chetichella, in sordina. Con gli occhi fosforescenti di
Lilith, la gattina nera di mia figlia Ombretta. Se dovessi credere al “buonsenso
popolare”, mi preoccuperei: “se un gatto nero ti attraversa la strada,
affrettati a fare i dovuti scongiuri!!!”. Ma quasi mai la massa (o, meglio, “il
gregge di lana” di fallaciana memoria) ha dimostrato “buonsenso”. Certo, non si
deve mai generalizzare. È il mio imperativo categorico, e di molti altri
ancora. Non detengo alcun primato e ritengo di non avere ambizioni in tal
senso. Solo un po’ di buonsenso! E Lilith è la gattina più adorabile che io
conosca: giocherellona, indaffarata, curiosa, divertente. È, con gli altri mici
di casa (Rosco e Lamù), il nostro passatempo preferito. E non posso neppure
ignorare il più anziano cuginetto Zaghi che, con l’altra mia figliola romana,
Daniela, viene quasi quotidianamente a soggiornare sulla terrazza di Ombretta,
Resort a cinque stelle per mici dispettosi e umani accomodanti…
No,
no, niente a che fare con i pentastellati, che oggi sono chiamati con quelli
della lega e pd e leu e fratelli d’Italia e forza Italia a definire, pro
tempore (ma tutti sembrano ignorarlo! Almeno questa è la mia percezione! Tutti pensano
di conquistare poltrone e conservarle a vita fino alla settima generazione!), i
destini di questa nostra povera Italia (l’unica che merita la maiuscola
iniziale!) così sfilacciata, smembrata, svenduta, dimenticata, ma continuamente
strumentalizzata a destra e a manca.
No. Non
vi aspettate da me un discorso da politologa, sono soltanto una semplice
poetologa con l’unica passione di scrivere scrivere scrivere, magari con poesia…
di Poesia. Tutto il resto mi sfiora, ma non mi tocca. Purtroppo è così. Non amo
le ideologie. Preferisco le idee. Non amo i partiti. Coltivo l’utopia di uomini
onesti e disinteressati (oggi in estinzione o del tutto estinti sotto questo
cielo capovolto e confuso) al servizio di una Patria amata, salvaguardata,
difesa per amore e con amore; una Patria-Matria (I. Calvino?) come Bene comune
che tutti ci abbraccia e a cui tutti dovremmo appartenere. Ma pare che questa posizione
non sia molto gradita a quelli che sostengono che ci si debba schierare e
ingabbiare in questa o in quella corrente politica per non essere dei
voltagabbana dell’ultima ora.
Ebbene,
non amo schierarmi e ricevere ordini di scuderia. Amo scegliere di volta in
volta la persona che stimo per le sue doti di onestà, dignità, intelligenza, lungimiranza,
altruismo, solidarietà, umanità, evidenziate in tutto il suo coerente percorso
esistenziale che personalmente conosco. Non sono doti facili da riscontrare
negli esseri umani e soprattutto in un’unica persona, ma sono sempre
possibilista. E qualche volta mi capita di fare centro. Anche se i risultati
non mi danno quasi mai ragione. Per le ragioni sopra esposte.
Ma occorre
andare avanti e non mollare mai. Anche quando commettiamo degli errori di
valutazione oggettiva con la nostra inevitabile soggettività. Ma questo è un
altro discorso che bisognerebbe approfondire: ciascuno ha il suo punto di vista
che difficilmente mette in discussione; un punto di vista, che purtroppo condiziona
ogni ragionamento, dalla partenza all’arrivo, di ogni tematica presa in esame, per
via della personale percezione/visione dei fatti e degli accadimenti, non solo
politici ma esistenziali.
Tot capita tot sententiae!!!: i Latini
sentenziavano!
In questi
ultimi tempi, però, a quanti mi leggono (pochi o tanti, non importa) sarà parso
strano il mio accanimento contro un certo salvini, pensando ad un mio
schierarmi in maniera sconsiderata verso il benefattore dell’umanità e, nello
specifico, degli italiani e dell’Italia.
Ebbene,
miei carissimi amici e lettori, non mi sono schierata contro un certo
viceministro, al suo posto potrebbe esserci un pinco pallino qualsiasi, mi sono
schierata contro l’abominio della disumanità in noi esseri umani in ogni epoca
e spazio vitale.
Oggi
tocca a noi e mi duole constatare la disumanità in tanti di noi per ignoranza,
per interesse verso il proprio “particulare” (Guicciardini), per indifferenza,
per sentirsi sicuri in un tempo di grandi incertezze, e così via. E soprattutto
la disumanità di tanti (tutti?) i provvedimenti legislativi presi in questi ultimi
mesi di governo da chi avrebbe dovuto e dovrebbe governarci con “sapientia
cordis” (intelligenza di mente e di cuore), ignorando e calpestando i Principi
della nostra Costituzione e dei Diritti Universali dell’Uomo. Solo questo mi
spinge ancora a parlarne.
Non amo
questo modo di fare politica. Io sono ferma alla Politica che riguarda la Polis e che ci riguarda tutti. Nel rispetto
delle Leggi che coinvolgono tutti i cittadini, che oggi sono “cittadini del
mondo”, stretti in un “villaggio globale” (McLuhan), che ci vede tutti
interconnessi e responsabili di ciò che accade nel mondo intero. Anche, e
malgrado, con i “poteri forti economici” al Potere.
E ancora
l’utopia mi assale e ride di me: sogno un pianeta senza confini, muri,
steccati, porti chiusi, violenze, guerre. Siamo tutti in “comodato d’uso” su
questa Terra e possiamo ritenerci fortunati perché siamo nati in un luogo
piuttosto che in un altro, in una comunità piuttosto che in un’altra, in un
diverso ceto sociale, che purtroppo ancora oggi è una realtà
incontrovertibile...
Personalmente,
mi ritengo una privilegiata perché ho potuto vivere del mio lavoro, conquistato
col sacrificio dei miei genitori e dei miei nonni (in primis), e con il mio
impegno quotidiano dentro e fuori la scuola. E con il mio lavoro e quello di
mio marito abbiamo potuto comprarci una casa, allevare i nostri figli,
dignitosamente, educandoli alla libertà di pensiero, all’amore verso gli altri (senza
distinzione alcuna), alla dignità di ogni azione ed espressione.
Conosco
e riconosco come legge fondamentale della vita solo quella dettata dai
sentimenti positivi. Ecco perché ogni negatività mi vede “contro”. Senza colori
giallo-verdi, rosso-gialli, rosso-rosa, bianco-verde e chi più ne ha più ne
metta.
Appartengo
solo ai colori che esplodono di creatività, immaginazione, fantasia.
Chi mi
conosce lo sa bene. E chi mi conosce sa che, per me, l’Amicizia, l’Affetto, l’Amore
vanno oltre ogni credo, ogni ideologia, ogni appartenenza, nel rispetto sempre
della Persona.
E non
mi si venga a parlare di traffici illeciti, di interessi venali in tutto ciò
che riguarda le ong, i salvataggi in mare, i clandestini che vanno rimandati
indietro secondo Convenzioni, Leggi, Concordati tra Nazioni, Paesi, Continenti,
ecc. ecc.
Anche
io ho il mio incrollabile punto di vista, frutto di letture che comprendono
tutti gli altri punti di vista. Mai fermarsi a una sola campana: questo il mio
motto. Occorre leggere e ascoltare tutti per un vero confronto e una reale
possibilità di scelta a quale punto di vista aderire o da cui prendere le
debite distanze. Non mi piace leggere esclusivamente quello che è più
confacente con le mie idee perché, così facendo, potrei correre il rischio di
ignorare tutti gli altri orizzonti molto più vasti dei miei e di qualsiasi “pensiero
unico”. E non prendo mai quello che leggo per oro colato. Ho bisogno di
verificare con le esperienze vissute da me e soprattutto dagli altri in prima
persona. E gli altri possono convincermi o meno, fino a che non mi dimostrano
il contrario. Con dati di fatto alla mano.
E i
dati di fatto oggi danno ragione a quei poveri migranti che scappano da altri
orrori per affrontare l’orrore della morte nel Mediterraneo, dopo traversate di
fortuna con la fine sempre in agguato. E, a costo di ripetermi, nessuna madre
darebbe il proprio figlio in pasto agli avvoltoi umani o alla innocente ma
crudele legge del mare, se non scappasse da morte certa nella propria terra. Né
ritengo che quanti invocano leggi di sicurezza a suon di porti chiusi e di filo
spinato sui muri rimarrebbero della stessa idea se su quel gommone ci fosse il
proprio figlio a morire di morte lenta e sicura perché un folle salvini o chi
per lui nega l’attracco nei nostri porti (facendosi vergognoso scudo delle
parole “invasione”, “sicurezza”, “responsabilità” per “il bene di sessanta
milioni di italiani”, tutti affidati alle sue “paterne cure”) ad una nave di
moribondi per mancanza di cibo, di igiene, di salute, minata da giorni e notti
di spietata navigazione, appesa solo all’esilissimo filo di una possibile
salvezza. Di qui la progressiva totale disperazione negli occhi dei pochi
superstiti in attesa della “terra promessa”.
Vorrei
vedere uno solo di noi con un figlio alla deriva che attende solo una mano
amica per potersi salvare. Con le unghie e con i denti strapperemmo gli occhi,
in assoluta assenza del cuore, al salvini di turno.
E,
invece, lui, questa volta il salvini salvini (ironia di un cognome tutto in
riduzione, un ominicchio proprio “ini ini”) bacia blasfemamente crocifissi e
madonne e noi stiamo a guardare applaudendo alla sua incrollabile fede… (in
chi? In che cosa? Nella sua sfrontata capacità di mescolare le carte? Gioco praticato
da tutti con un certo successo apparente. Nella scarsa memoria storica sua e
dei suoi elettori? Anche noi popoli di migranti. Il suo disprezzo per il Sud
più volte manifestato. Il suo curriculum vitae niente affatto affidabile. La sua
sistematica assenza nelle importanti riunioni ai vertici europei… Nella dabbenaggine
di chi ancora lo segue come il salv…atore-attore delle umane genti?).
E mi
fermo qui perché potrei diventare anch’io impietosa, ma è un linguaggio che non
mi appartiene…
E tra
qualche ora sapremo della nostra povera ITALIA e di tutti noi e dei burattini e
dei burattinai di lungo e breve corso… e chissà… vorrei essere possibilista…
pur non fidandomi di nessuno!
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