domenica 28 luglio 2019

28 luglio 2019: e riprendo a scrivere...


Come una ladra, quindici giorni fa, sono scappata in vacanza verso il Salento che, come ogni anno, da tempo immemorabile mi aspettava. Non vedevo l’ora di “staccare la spina” per riprendermi i miei residui spazi di libertà condizionata, a contatto con il sole, il vento, il mare di una terra magica e incantata. E, per questa fuga, ho dimenticato persino di salutare i miei lettori, che mi seguono sul blog.
Contrita e penitente, ma non ancora di ritorno nella mia casa (sono ora a Roma), chiedo scusa a tutti e riprendo a scrivere nella speranza che sia rimasto ancora qualcuno che abbia voglia di leggermi…
Da dove cominciare?
Dal mare che amo e che ho dovuto abbandonare in tutta fretta per improvviso e persistente malessere di Zaghiro, il gatto/figlio di mia figlia Daniela?
Dalla luna vermiglia a specchiarsi tra onde imperlate di coralli rossofuoco per un languido approdo a cancellare infinite orme di bimbi stanchi di gioco sulla sabbia che attendeva la sera per riposare?
Dalla nostra fuga, dopo alcuni giorni di tensione e timore e dolore per le notizie/nuvole nere che ci arrivavano da lontano, per accorciare distanze e ritrovare il nostro amato micio?
Dal micio che, nonostante le cure amorose dello zio e la presenza dispettosa dei tre cuginetti/mici nella loro casa, è caduto in depressione per l’assenza della sua mamma umana, venuta in vacanza con noi, e con cui è un tutt’uno?
Dalla gioia festosa di due bimbe a cui Ombretta, l’altra mia figliola vacanziera, ha donato materassino e ciambella di un rosa tenero come le loro albe, perché era impossibile portarli con noi, in una macchina carica oltre ogni umana comprensione?
Dal viaggio lungo e faticoso che, dal Salento a Roma, ci ha portato per mezza Italia con appena spiragli di luce a permetterci di osservare il cielo dipinto con incredibili colori da un Pittore talentuoso e invisibile che ha fatto dell’Arte la sua ragione di Vita?
Dall’incontro di Daniela e Ombretta con Zaghi e il suo riprendersi improvviso e la sua voglia di tornare a casa per avere le coccole della sua mamma ritrovata?
Penso che potrei raccontarvi tutto nei prossimi giorni, capitolo per capitolo, perché ognuno dei temi che mi tornano alla mente potrebbe essere motivo di ascolto e riflessione, come se stessimo ancora in riva al mare con le fiaccole accese a raccontarci storie ritrovate, un po’ vere, un po’ inventate, ma tutte cariche di buoni sentimenti... 
E ci sembrerà di tornare alle nostre sere adolescenti, quando, al sonnolento sciabordio delle stanche onde alla battigia, c'incontravamo per raccontare di noi in cerca di mille sogni sotto le stelle…
A domani. Per chi ha voglia di leggere. Di ascoltare...

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