Ancora un
anniversario senza la tua presenza fisica, ma sempre più presente nel mio cuore
e nel cuore di quanti ti hanno amato e ti amano, mia immenso “papà”. Nel cuore
anche di quanti stanno imparando a conoscerti attraverso le mie parole che
parlano costantemente di te. Non smetterò mai di raccontarti. Grande è la mia
gioia nel saperti adottato come “nonno” da quanti hanno letto e ascoltato
alcune pagine del mio romanzo “Le piogge e i ciliegi”, che sta percorrendo l’Italia
ed è arrivato, per il momento, anche a Belgrado.
A distanza di 157 anni dalla
tua nascita si parla ancora di te. Tu vivi ancora. Ed io sono felice di aver
contribuito a questo piccolo grande prodigio.
Stasera, nella
nostra libreria Secopstore, parleremo delle tue fiabe e della tua fantasia
accesa, della tua generosità e del tuo sorriso sempre pronto ad accogliere gli
altri, a fare festa a tutti: grandi e piccini, parenti, amici e conoscenti. Estranei, solo per poco.
Quanta eredità di
buoni sentimenti con il tuo esempio, le tue parole, il tuo sorriso! Anche i
tuoi nipoti ne vengono illuminati. E tu continuerai a vivere ancora nel loro
cuore, nei loro comportamenti, nel futuro che conoscerà i loro passi e i loro
ardimenti e proponimenti per rendere più umana questa nostra società alla
deriva.
Grazie, papà, per
la tua meravigliosa presenza tra noi. Faro e Luce dei nostri giorni…
Se non
fosse per te
Cosa avrebbe un senso
Sotto a questo cielo immenso
Niente più sarebbe vero
Cosa avrebbe un senso
Sotto a questo cielo immenso
Niente più sarebbe vero
Se non
fosse per te
Come immaginare
Una canzone da cantare
A chi non vuol sentirsi solo
Come immaginare
Una canzone da cantare
A chi non vuol sentirsi solo
Se non
fosse per te
Crollerebbe il mio cielo
Se non fosse per te
Sarei niente, lo sai (…)
Chiudo gli occhi e già volo
D'improvviso la malinconia se ne va
Dai pensieri miei cade un velo
E ritrovo con te l'unica verità
Crollerebbe il mio cielo
Se non fosse per te
Sarei niente, lo sai (…)
Chiudo gli occhi e già volo
D'improvviso la malinconia se ne va
Dai pensieri miei cade un velo
E ritrovo con te l'unica verità
Solamente
tu sai
Anche senza parole
Dirmi quello che voglio sentire da te (…)
Una pioggia di stelle
Ora brilla nell'aria
Ed il mondo mi appare
Per quello che è
Un oceano…
Anche senza parole
Dirmi quello che voglio sentire da te (…)
Una pioggia di stelle
Ora brilla nell'aria
Ed il mondo mi appare
Per quello che è
Un oceano…
(stralci della canzone “Tutto quello che un uomo”
(a mio nonno,
faro dei
miei giorni bui)
Sei silenzio e canto
orma che incanta
occhi stanchi
sul confine
indistinto delle cose
Luce lontana che
squarcia il cielo
Sei latte d’innocenza
che mi nutre ancora
e gesto di tenerezza
che sazia di spine
il roseto mai spento
di petali a primavera
in un tramonto di
vene che dilata il mare
Sei acuto imbroglio
d’abbandono
e dolore sei più
d’ogni altro dolore
Io con te
esploratrice di terre bambine
assetata d’incanti ora
smemoria di canto
Sei ala d’aquilone a
raccontarmi l’azzurro
tormento e perdita
d’ogni altro incontro
Tornano fiabe di
ciliegi innamorati
in panieri di rossi
respiri colmi d’amore
C’è sempre una
preghiera a raccomandarti
alle stelle che mi
parlano ogni notte di te
E la tua voce ancora
a farmi compagnia
richiamo di
confidenze e rose nel cortile
(nei momenti di
sgomento
mai assenti le tue
mani fiorite di prodigi)
(“Sei
silenzio e canto”
da L’ora dell’ombra e della riva)
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