giovedì 14 dicembre 2023

Giovedì 14 dicembre 2023: Culle, Urne, Altari, Voci e Volti cari mi porta dicembre...

Ho lasciato le buie gallerie

 della terra

 per respirare la libertà cielo.

           (a.d.l.)

Dicembre è diventato per me un mese sempre più difficile da vivere. Molti miei cari (a cominciare da mamma, Isabella, mia carissima nipote, Mimmo, altro mio amico speciale, Biagio sempre presente ai miei giorni, Nico il mio carissimo Nico, il piccolo Lorenzo nato proprio oggi sei anni fa, e l’indimenticabile Giovanni) sono nati tutti a dicembre. Ma a dicembre sono tornati al Cielo tanti altri miei cari (a partire da Selvaggia per finire a Cris). Troppo dolore richiede silenzio. Per questo il nostro blog è stato muto fino ad oggi. Non mi diceva il cuore di riprendere a scrivere dopo aver registrato il silenzio colmo di segni della presenza della mia Gazza. Ci sono, infatti, silenzi e silenzi: quelli che urlano, quelli che sussurrano, quelli che tacciono e quelli che sono preghiera. In questi giorni ho abbracciato tutti questi silenzi per farmene una ragione. Ma oggi sento la necessità di rompere il silenzio o di interromperlo per riprendere a parlare di Cris, che proprio il 14 dicembre di otto anni fa…

Cris Chiapperini, come già detto un po’ di tempo fa, mi chiamava “Angelo” e mi è stato Maestro di vita e di poesia. Fratello maggiore, da cui sentirmi compresa sempre. Meravigliosa sintonia. Negli ultimi tempi facevamo fatica entrambi: la nostra comune ipoacusia ci faceva perdere il gusto del raccontarci. Ma le nostre parole fiorivano come gemme a primavera su alberi spogli ma non privi di vita.

ricordo che c’è una poetessa bionda… non ricordo il suo nome ma ricordo che mi è molto cara… angela… sì sì angelo… chiamala… vorrei sentirla…, diceva a chi gli stava in quel momento accanto e mi raggiungeva una telefonata con la sua inconfondibile voce, anche se più fioca, più affaticata, più accorata…   

Di Cris mi resta una manciata di Poesie, delicate, profonde, tenere. Me le affidò perché le custodissi e, magari, le pubblicassi in un secondo momento. Magari per farsi ricordare dopo il… Silenzio e la non-Assenza? Una è a me dedicata:

ANGELO, amica mia sempre:

il corpo che ti porti odora di gelso e di ròse

Sia la custodia di uno strumento vocale

avvolto nei veli della pazienza

che suona che tace

che viaggia che aspetta

che nutre sorrisi e misteri

dolori e luminescenze

Siamo fatti dei nostri ricordi

dei nostri accadimenti

dei nostri Silenzi

dei nostri amori

dei nostri pentimenti

dei nostri nati

dei nostri morti

                       Anam* (in sanscrito hindi chi è “senza nome”)

                                                 Siamo uomini e dèi

E oggi ho letto un post di Caterina Chiapparino, sua amatissima figlia, che scrive: … mi viene in mente che in tutti questi anni sono stata io ad aver avuto bisogno di te più di quanto tu abbia avuto bisogno di me. Poi due date: 14. 12. 2016- 14. 12. 2023. E, infine: Se è vero che il passato contiene elementi del futuro perché ci sono cose che non ho capito e su cui potrei ancora ragionare producendo nuovi effetti, allora potrei immaginare un tempo più grande che ci contenga tutti, un tempo senza cifre, senza minuti, senza date. Un tempo in cui non ci sia spazio per l’assenza. Da Lettera al mio fantasma- piccola epopea dell’assenza- Saba Anglana (AnimaMundi Edizioni, Otranto-Lecce, 2018).

(Saba Anglana è un’artista dalle mille virtù: è musicista, cantante, attrice, doppiatrice, scrittrice, ama il Teatro, è esperta in trasmissioni radiofoniche. È nata a Mogadiscio in Somalia da padre italiano e madre etiope. Quando non è in giro per il mondo, vive tra Torino e Aosta. Il suo libro, qui citato, è un aiuto prezioso per tutti noi perché tutti abbiamo delle persone che ci vivono nel cuore pur essendo volate tra le stelle).

Carissima Caterina, sono meravigliose le parole di Anglana come invito a non parcellizzare più il tempo perché non ci sia spazio per alcuna Assenza, tutti compresenti in uno spazio-tempo d’AMORE. Come non dirti grazie. Grazie a te, al tuo meraviglioso papà, grazie a Rossella, tua sorella dolcissima, con cui c’è un dialogo quotidiano del cuore. Come non continuare a dirvi GRAZIE?

E a breve scriverò ancora di gratitudine. Credo che sia doveroso fare gli Auguri per un sereno e Santo Natale a tutti, esprimendo gratitudine per ciascuno, visto che viviamo sotto lo stesso Cielo, che ci affratella. Grazie a tutti. Angela

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