domenica 4 settembre 2022

Domenica 4 settembre: ancora i miei PASSI d'autunno...

Ci sono ancora passi che zigzagano tra i sentieri d’autunno e sognano tempi migliori che difficilmente ascolteranno il nostro cuore che anela alla PACE e alla SERENITA’. “La vita è adesso” canta Baglioni con accorata sollecitudine a vivere l’attimo presente come se fosse il primo e l’ultimo della nostra vita. Senza passato e senza futuro. Senza ricordi e senza attese. Ma poi sarebbe veramente auspicabile vivere così? Penso proprio di no. Io desidero cogliere l’attimo tra ricordi e speranze in cui è ancora possibile ritrovarmi in ogni altro attimo vissuto e, spero, da vivere. Con tutte le mie passioni, i miei amori, le tenerezze, le parole dette o taciute. Con tutta me. Con tutti gli altri. Persino con questo cielo d’autunno che non promette niente di buono… Occorre allora cercarla la bellezza e scoprirla se vogliamo ancora vestirci di SPERANZA…

 

Accartocciata foglia

Accartocciata foglia d’anni

è il mio autunno d’antica allegria.

Bimba del mio tempo breve

ridammi

il tuo filo d'aquiloni al vento

dove legare risposte mai ricevute

ai perché del mare e del firmamento

e un ditale d’argento e d’oro fino

per ogni ago che mi ferì nell’andare.

Cantami una ninnananna

stammi vicino.

Oggi ho bisogno anch’io di una culla

che mi salvi dal tempo e dal dolore

che serena mi faccia addormentare

tra stanche foglie

del mio quieto giardino

dove è più facile riprendere a sognare

Raccontami

della fiaba che non muore

e ogni notte di lucciole esplode

nel mio cuore di papaveri e gelsomini.

(di stelle s'illuminava il tuo prato cuscino)

 

Ha bagliore di acceso tramonto

Ha bagliore di acceso tramonto

questo ottobre bambino

che si veste di meraviglia e di sogni

per ogni foglia che vola e non cade

Lievità dei giorni scrostati dal grigio

dei bui pensieri su ali di vento

del tempo che mi è nemico

e mi soffia alle spalle

per darmi passi veloci

E l’autunno da attraversare

E l’inverno di neve ad attendermi

con i camini accesi e le scintille

su cui perdere occhi e sorrisi

prima di andare via.

Ma ora è tempo di tenerezza:

le mani che raccolgono rubini

e topazi che la natura sparge

tra solchi assetati di pigolii lontani

e spenti di fiori inariditi

 Incanto di nuovi ardori fiorisce

sulla punta delle dita

per raggiungere il cielo

con un bacio sbocciato di rosso

tra labbra di miele e velluto

(s’innalza ardente fiaccola

 dell’anima bambina

muta come di preghiera…)

 

nel cielo d’ottobre

è un languido rincorrersi di stelle

questo cielo frantumato di sole

che ha onde sfinite

nel languore di un ottobre

che piange di ruggine foglie gialle

e ali di colombini 

che da solitudini terrestri

cercano un volo breve

tra i rami del giardino.

Sogno un autunno visionario

che mi danzi nell’anima:

la fanciulla dal bianco cappello

ha fiori rossi intrecciati sulla tesa

e lunghi sogni imbrigliati

tra i capelli d’oro e di seta.

Buffo il cagnolino biondo

morbido tra le braccia ansiose

della padroncina nell’azzurrità

che fremita di passate primavere

e sogna quelle che verranno

se le saranno concesse.

E intanto incalza l’autunno

(io smemoro pensieri

che non vogliono pensare)

 

I corvi neri di fine ottobre

Dai corvi neri dei pensieri

mi libero con dita d’acciaio

che scavano versi nel sangue

dei ricordi e li scaraventano via.

Non ti fermare al mio sorriso

arcobaleno che si rifrange

nel mare dei sogni inascoltati

è un vizio che non m’abbandona

da quando bambina

assordavo le stelle con la risata

del mio dolore.

E cantavo oh quanto cantavo

con labbra di papaveri e ciliegi

e zucchero filato per addolcire

il fiele di ogni distacco.

L’assenza.

E spianare la ruga

della malinconia mia identità

mai perduta

neppure ora che è tempo di castagne

rovi e frutti di bosco blu come le more.

Oggi che i vuoti sono squarci

nel lacerato vestito della festa.

(Lasciami il sorriso di un rattoppo

  a fingermi un ricamo d’erba…)

 

Vedrai

Passerà questa stagione

di nuvole basse

a soffocare il cielo.

Passerà l’ombra degli uccelli

scuri sulle pietre degli inciampi

e delle desolazioni mute.

Passerà - vedrai - il vento

di levante a confondere

il canto delle foglie

con i nidi vuoti d’autunno

abbracciati al mare della sera.

Ci sarà un ritorno di lucciole

a capovolgere il cesto delle stelle

e col retino che ti diedi bambina

riuscirai a catturarne tante

per averne sempre una di riserva

a scaldarti le mani,

a vincere il buio e la strada vuota

al fiorire dell’alba.

Ci sarà e sarà festa di bandiere

e di luminarie e di prati in festa

e avrai una veste di mille sorrisi

e un solo cuore nascosto

nelle tasche di altri domani

per non fare rumore.

E sentirai la musica di mille

chitarre e un solo violino

e danzerai ballerina e acrobata

sui trapezi impazziti di sole

e troverai il sogno un tempo

azzerato più vero tra la tua casa

d’erba e il fiore rosso rubino

della tua bocca in fiore.

Intrecciati i fiumi azzurri

dei tuoi capelli d’oro e di fieno

blindati tra corone di coralli

e perle e cristalli e fili d’ambra

contro le spade di briganti

e avventurieri a trafficare

con piogge di lacrime mai versate

o forse taciute

e che mai più verserai.

E sarà chiaro di luna sui profili curvi

dei tuoi ragazzi innamorati

a trattenere l’eternità in un bacio…

 (E sarai due volte madre e felice                         

                    accadrà vedrai)

 

E lasciamoci con questa speranza: “accadrà vedrai”… E domani è un altro giorno. “Si può ricominciare!”.

Intanto, da prima delle vacanze ho preso un po’ le distanze da FB, whatsapp e i vari social per superare un periodo di stress dovuto al tanto lavoro a cui mi ero sottoposta nei mesi precedenti. E sono ancora un po’ latitante. Ho bisogno di recuperare energie, che alla mia età diventano un bene sempre più prezioso. Ma non ho dimenticato nessuno. Siete tutti presenti nel mio cuore. Grata sempre a tutti per l’affetto che ci lega. A domani. Angela

  

1 commento:

  1. Cara Angela, le ultime due poesie qui pubblicate sono bellissime e ti contengono tutta. Trasmetti energia anche quando dici di essere stanca e soprattutto (senza dirlo) ci spingi ad amare la vita, che è bella nonostante tutto e bisogna assecondarla...perdutamente!

    RispondiElimina