Nata di maggio
appartengo ai colori accesi
di papaveri rose tulipani
Profumo di scalpitante
allegria mi arde nelle vene…
*
Io nacqui
alle otto di una sera
che sfogliava
petali di rose
per farne
farfalle profumate
in un campo
di ciliegi e melograni
- tra papaveri da scoppiare tra le dita
scrivevo i miei ti amo ad un amore
volto di sole e un buco dentro il
cuore -
Io nacqui con
negli occhi gli aquiloni
a conquistare
un cielo di turchesi
barchette di
carta al gioco dei bambini
in un altrove
che mi strania e mi cattura…
*
C’è come una
festa di ali
in questo
tiepido pomeriggio
di piena
primavera con rose
che tornano a
ridere in giardino.
Petali blu
franano lungo pareti
trasparenti
del vaso sul tavolo.
Dipingono di
voli i miei occhi.
*
… un amore
antico
tenero
cartoncino
di ricordi
a pensarmi
delicata farfalla
nel fulgore
dei nostri verdi anni
(tra ricami
di cielo e zolle di giorni)
poesia
*
Smarginata
foglia
il
cielo
Ignora
il verde della siepe
un
binario vuoto
disteso
all’orizzonte
(urlano
papaveri impazziti
l’incognita
dietro l’angolo)
*
Su coni di luci
antichi misteri
(brevi le albe)
*
S’abbatte sui
tetti rossi e i lucernari
(“riccioli
rossi” e occhi di cristallo)
un cielo
liquido che frana di gocce,
e di terra
bagnata e di rose profuma.
Richiamo a
gloria di campane l’alba
della
domenica, giorno del Signore.
S’infrange di
pioggia e cinge il capo
non d’alloro
come s’addice ai poeti
ma di mirto e
d’uva come vogliono
amore e
follia, ebbrezza e sogno
che un giorno
m’appartennero
come ago e
filo, sonno e cuscino,
fiamma e
calore, come ti dissi,
“dorso e palmo
della stessa mano”.
*
Irraggiungibile
sogno
negli
occhi del gatto
L’uomo
e la sua ombra
tendono
alla luce
(scoprono
un chiarore appena…)
*
Un
clamore di sogni
sul
bianco del cuscino
abbacinato
di verde
(quando
sarà certezza
il
coro delle foglie bambine)
*
Corre
il bisbiglio tra ali
di
cieli a primavera
senza confini
Raccontano
storie di case
(l’uomo
piantò stele di pietra
per
realizzare certezze)
*
Attraversano
il giorno
senza
vederlo mille occhi
Due occhi
attraversano
il giorno
e
l’accendono di mille colori
*
di
treni fermi alla stazione
di
arrivi senza partenze
… non dirmi
Io
resto qui dove
colmo
è il cielo di luce
(mi
acceca il rosso dei papaveri)
*
sorriso
di tenerezza all’indirizzo
di un antico amore
troppo
lontano per ricambiare
l’assordante
mistero che divise
la
pallida luna e l’ardente sole.
*
Solo
così per colmare silenzi…
(tingono
di rossa nostalgia
l’esaltata
spuma del cuore)
*
Ombre d’azzurre ali
sfilacciano il cielo
(contraddizione di stelle
cadenti in pieno sole)
*
La luna voltagabbana
cambia umore ad ogni
quarto di luna
(Sorride sorniona
all’umana incoerenza)
*
La finestrella si cercò
un varco
fra blocchi di case scure
a farle paura…
… e continuò a sognare
*
Il mistero
ha sentinelle di spine
e un percorso di rami fioriti
*
Se il tempo fosse una fiaba
attraverserei la tua infanzia
per offrirti castelli di maghe
e regine
un bosco di
parole
epifanie di sole
*
… e stanotte la luna
cristallo di neve
imbrigliato alle
stelle…
*
Luna morbida luna di panna
gomitolo di nuvola arruffata
nel cielo di stelle e di velluto
faccia di gatto con orecchioni
di bimbo o di mamma pancione
pieno di luna
*
Luna a metà fetta d’anguria
In un disfarsi di luna invecchiata
insopportabile luna divisa
dall’altra faccia smarginata
luna separata luna divorziata
infelice luna
*
Quarto di luna culla o cappello
parentesi di luna aperta e chiusa
dondolo altalena falce con stellina
virgola d’argento filo di bianca luna
luna sgomitolata frammenti perduti
luna sbrindellata
*
Luna sparita luna perduta svanita
vuoto di luna scucita sparpagliata
luna ingoiata nel buio della notte
o nell’altra metà del cielo rinata
da innamorati vissuta tra le stelle
luna incantata
*
Accade davvero
accade che mi perda ancora
tra le stelle nel mio letto
e che le ore notturne
abbiano canto di luna
*
Ombre arrossate di sangue
Oscurano mondo e cuore
Una chiara alba di pace vorrei
Con canti di mia madre al balcone
Il cielo a comprenderci d’azzurro
Esultanza di ragazzi dietro al pallone
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