giovedì 13 novembre 2025

Giovedì 13 novembre 2025: ancora sulla POESIA de "IL SUD HA VINTO" di LINO PATRUNO...

 … nell’unità si ricompone

tutto il visibile, tutto il dicibile.

Restano le differenze ma scompaiono, (…).

Niente può uscire dal tutto,

amore semplicemente è essere,

essere parte di questo insieme…

(Cesare Viviani, stralcio della poesia

“Silenzio dell’universo”)

Dopo una simpatica e arricchente chiacchierata con Lino Patruno, autore, come sappiamo, de IL SUD HA VINTO (SECOP edizioni, 2025), vorrei ancora parlare della sua poesia a cominciare dalla copertina, di cui di solito non si parla, mentre è, a mio parere, un “biglietto da visita” molto importante: sintetizza, insieme al titolo, il “cosa” contiene, e il “come” è stato affrontato e raccontato. Intanto, c’è un abbagliante colore verde, che fa da sfondo al bianco del titolo a caratteri cubitali a segnare un trionfo. Sullo sfondo si intravedono dei gradini che portano verso una colonna che propone la tipica costruzione di un muretto a secco, circondato da alberi, presumibilmente ulivi che sono inno e risorsa della nostra terra, filari di viti, ed erba a delimitare uno spazio, un appezzamento di terreno, tipicamente del Sud. Potremmo già parlare di poesia? Certamente. Di simbologia? Anche. Di ironia? Sì, se si tiene conto del retro-copertina, attraversato da una fascia di un giallo esclatante con la scritta in nero: “Questo libro non contiene olio di palma”. Uno sberleffo ironico ad una propaganda pubblicitaria che ha imperversato a lungo nel nostro Paese.

Ma sicuramente c’è ancora tanta altra poesia nelle pagine del Libro.  E questa mi è balzata agli occhi dopo la chiacchierata con l’Autore, nelle sue consuete vesti di giornalista. Ebbene, sua grande preoccupazione è quella di scrivere in maniera chiara per agevolare la lettura soprattutto a quelli meno attrezzati culturalmente. Preoccupazione encomiabile per uno scrittore dalla stratosferica conoscenza della lingua italiana, in tutte le sue varie forme e dimensioni anche settoriali e non. Io   ravviso in tale preoccupazione l’umiltà di Lino Patruno, e questa è poesia. La sua generosità è poesia. Il suo scrivere in neretto ciò che va evidenziato, per favorire la comprensione del suo pensiero a quanti si appresteranno a leggere il Libro, è poesia. La scelta oculata e sottile degli eserghi di ogni capitolo è poesia. Le tante metafore, spiegate con altre parole, in maniera silenziosa e attenta, per renderle chiare e leggibili, sono poesia nella poesia. Le virgolette basse a “spina di pesce” sono poesia quando fanno riferimento all’altrui pensiero per evidenziare una coralità che, nel bene e nel male, sta lì a potenziare o a delegittimare quanto da altri scritto. La logica del vivere e non del sopravvivere è poesia. Bisognerebbe leggere il capitolo nono (“Controesodo: eccoli, i tornati al Sud”) per averne conferma. Oppure, le frasi di autori famosi riportate a conclusione dell’ultimo capitolo a pag. 384.

Ecco, mi avvio alla conclusione, ma non posso fare a meno di evidenziare ancora la poesia riposta nelle innumerevoli direzioni delle storie, tantissime, dei tanti personaggi famosi e famosissimi   raccontanti e di quelle dei tantissimi sconosciuti che vengono nominati per la prima volta. Le direzioni molteplici “portano dappertutto” le loro storie, che segnano tracce indelebili per quanti lettori possano aver voglia di scoprirle, magari anche per emularle. Tutti noi, del resto, abbiamo bisogno di esempi, modelli migliori per diventare migliori. In una rigenerazione che si posiziona tra mente-cuore-anima per non sentirci mai soli e sperduti in un mondo, quello attuale, in cui è facile perdere la fede e la speranza in un futuro migliore. Insieme è più facile e bello lottare. Le sfide non si possono fare da soli, presuppongono sempre l’altro… Un avversario? Non solo, anche uno o più compagni per lottare insieme. "Cum panem" significa "Condividere il pane" alla mensa quotidiana. Grazie, Lino Patruno, per avercelo insegnato! A presto… Con tanta gentilezza e condivisione. Grazie. Angela/lina.

Nessun commento:

Posta un commento