venerdì 14 gennaio 2022

Venerdì 14 gennaio 2021: "NOI" e ancora "NOI": testimonianze...

Riprendo il discorso interrotto sul “NOI” con le tante testimonianze che ho cercato di raccogliere tra alcuni di noi che vivono benissimo il “NOI”, superando indifferenza, individualismo, forse anche un tantino di arroganza per la consapevolezza dei propri talenti, vestendoli della necessaria umiltà per giungere agli altri con assoluta sincerità di cuore e coraggio.

Il primo che mi viene in mente è Aurelio Pitino, un amico che vive a Torino e che ha ricevuto dal buon Dio il meraviglioso dono di una voce possente, ricca di straordinarie sonorità che ha messo da tempo immemorabile (oltre trent’anni) al servizio degli altri, costituendo un gruppo Gospel “Anno Domini Gospel Choir” con altri talentuosi e con voci bellissime, di cui è l’indiscusso Maestro. Il gruppo è ormai famoso non solo in Italia ma anche all’estero con la partecipazione persino ad uno degli ultimi Festival di Sanremo, accompagnando l’ospite d’onore, il nostro tenore Andrea Bocelli, e al Casinò di Montecarlo per la notte di Natale 2021. Dal 2021 sono tornati a cantare nei teatri dopo il lungo silenzio dovuto alla pandemia Covid 19. E hanno un fitto diario di incontri per tutto il nuovo anno. Ma quello che mi preme sottolineare è che Aurelio Pitino sta creando in tutta Italia altri gruppi Gospel in un gemellaggio senza precedenti che li porta a cantare insieme anche se sono distanti in Sicilia, Campania, Toscana, Marche, Lombardia. Gruppi che continuano a moltiplicarsi grazie alla bacchetta magica di Aurelio, che abbina al coro, balletti classici, letture poetiche, performance teatrali. Con tanta passione per l’Arte in genere e tanto Amore per portare ovunque la Voce del Signore in una circolarità che è un Inno continuo alla Vita.


Poi, come già anticipato qualche giorno fa, c’è l’attivissimo Mattia Cattaneo (Bergamo) che sta facendo egregiamente la stessa operazione di diffusione della cultura poetica in particolar modo ma non solo, con il suo numeroso e affiatatissimo gruppo di “CIRCOLARE POESIA”, ben 1.292 membri di cui già conoscete alcuni nomi. Felicissimo il sodalizio con David La Mantìa e Maria Concetta Giorgi. Ed ecco la sua bellissima testimonianza e consonanza:
https://lalibreriadicircolarepoesia.weebly.com/

Nasce oggi questo spazio di "libreria" seppur virtuale ma dove trovarsi senza perdersi.
Circolare Poesia si dà un po' di forma ma rimane nella sua semplicità... che la contraddistingue.
Si troverà un elenco (stile scaffale) con gli autori e le autrici passati o passate da Circolare Poesia (elenco sempre in aggiornamento).
Attiva presto anche una sezione segnalazioni/recensioni o note di lettura (David la Mantia e Maria Concetta Giorgi so che mi posso affidare a voi su questo ultimo aspetto). Sempre in totale libertà e tranquillità. Seguiamo una linea? Sì, quella della condivisione.

LALIBRERIADICIRCOLAREPOESIA.WEEBLY.COM

My Site

Una libreria virtuale?
No, molto di più.
Un luogo dove trovare senza perdersi.
Radunare poesia in una libreria per "non perdere il filo"…


Di qui si dipanano e continuano senza sosta le tantissime attività culturali di Mattia e del gruppo… Grazie, Mattia, per tutto questo!

E David La Mantìa (Grosseto):​ Fu una sera, una sera di primavera. Insegnavo da un paio d'anni, non di più. Ricordo che dormivamo a Meta di Sorrento, e che alcune allieve ed io ci fermammo a parlare di quello che ci avrebbe atteso al ritorno. È stata la classe che ho amato e che amo di più. Qualcuna di loro oggi racconta che in realtà ci addormentammo. Altre che in realtà non ci sedemmo mai, ma che cominciammo a correre e che ancora non abbiamo smesso di farlo. Forse cantammo tutta la notte Guccini in un bungalow. Qualcuna forse neppure c'era. Di certo, scoppiò a piovere così forte che facevamo quasi fatica a sentirci, quasi a vederci, quasi ad immaginare la nostra presenza reciproca. Eppure, al buio, seduti in quel che restava di un bar, continuammo, grondanti e febbricitanti, a inventare percorsi, a prevedere quel che sarebbe stato, a raccontarci sogni e miraggi, quasi senza accorgerci che l'acqua li stava portando via, una volta per tutte. Splendida testimonianza, David, del significato autentico e concreto della condivisione. Peccato per la conclusione realisticamente amara che dobbiamo oggi cercare di superare insieme. Ma le tue testimonianze sono innumerevoli. Dovrei scrivere un trattato solo su di te, Mattia e Conci (Maria Concetta Giorgi). Siete imperdibili e meravigliosi, anche se spesso purtroppo vi perdo, ma so come ritrovarvi. Nella circolarità del cerchio è facile. Possiamo anche scoprire l’infinito in “NOI” e fuori di “NOI”.

Di Maria Concetta GiorgiViaggiamo dentro ciò che si vede e non si vede, nella fatica di districarsi da un’alba a volte estenuante, da un giorno diverso o sempre uguale. Eppure il viaggio serve, la meta esiste, ne conosciamo la strada. Veloci naviganti che lentamente si risvegliano dai sogni, siamo noialtri. Altri noi. Ma Conci ha scritto questa splendida poesia ispirandosi ai versi di un altro autore straniero. Aggiunge, pertanto, la fotografia della sua emblematica poesia tratta da una pagina del libro Quando non ci sono (Einaudi Editore) di Alfonzo Brezmes, con traduzione di Mirta Amanda Barbonetti. Ecco il testo, intitolato appunto “Gli altri”: Appaiono all’improvviso, dietro la ragnatela/ dell’alba. Argonauti estenuati/ che tornano a mani vuote/ dal viaggio più bello. Lentamente/ si risvegliano dai sogni e, ad uno ad uno, - come se già conoscessero la strada -/ passano da questa parte dello specchio/ fino a tornare ad essere noi stessi. E tutto si fa suggestivo e sognante, ma quanto vero nello specchiarci negli altri in cui scopriamo inevitabilmente noi stessi, la nostra “noità”.

E, intanto, leggo sul mio blog quanto mi scrive Mariateresa Bari, impregnata quotidianamente di poesia: I primi versi riguardano la pagina con la prosa bellissima di Mimmo Mancini nel ricordo delle mani di sua madre: Da soli mai, grazie alle tue mani generose che sempre ci accompagnano attraverso i sentieri dell'essere, del senso, della felicità. Ecco alcuni versi, di qualche mese fa, a proposito di mani che raccontano... “Le mani sono volto// Guardati le mani/ sono tazze dense in cui nuotare, / abissi in cui calarsi a cercare/ tra cumuli e nembi/ neri neri/ pieni di pece e vuoti di luce/ abbacinati da una manciata di lampi./ Sono volto le tue mani,/ solcato da comete fedeli/ al tuo firmamento di solitudine,/ terra fertile di acrobazie./ Guarda, guarda / nell'afa / un verde profumo di alba /spunta”. Ed è di ieri una poesia ispirata ai funerali di David Sassoli, un uomo immenso nel suo immenso donarsi agli altri: La mia umile voce sul "NOI"! Un abbraccio grato a te, Angela 💖🌹 “Fragore d'acqua/ Una carezza sul sagrato/ di un'alba sonnolenta/ alla fontana degli sguardi/ Il lento movimento / di un tintinnio d'anime/ dove si intrecciano/ i respiri di fiori e ricordi/ Un refolo di stelle/ che muove parole”.

E, infine, concludo con altri splendidi versi di una mia amatissima amica, Silvana Mangano, che non è social, ma di tanto in tanto mi manda queste perle meravigliose, che umilmente non osa chiamare poesie: E venne un nuovo tempo…/ Bussò discretamente alla porta/ Un po’ logoro negli abiti/ Veniva da miglia e miglia di deserto… mi disse// Venne ad accomodarsi/ vicino al camino,/ felice e meravigliato/ come un fanciullo/ di quel fuoco allegro e scoppiettante// Fermati un po’,/riscalda il cuore// Poi riprenderai/ il tuo infinito cammino// Grazie per avermi accolto nel cuore…/ Quando vorrai io ripasserò/ E insieme andremo per le vie delle stelle// Chiudi gli occhi/ Tuffati nella luce tra bagliori d’arcobaleno…/ Danzano le lettere/ Scrivono parole nuove/ d’acciaio flessibile/ Costruiscono Realtà Nuove/ Le vecchie forme si dissolvono/ Ed è sempre una nuova alba/ Resta un nostalgico antico stupore… Sì, resta un cammino da percorrere insieme e un nostalgico stupore per il passato che ripercorre una nuova alba. Testimonieremo ancora…

Nessun commento:

Posta un commento