Amici cari e carissimi lettori del nostro blog da tempo abbandonato per via dei miei numerosi ricoveri in varie strutture ospedaliere, a cui fra non molto farò ritorno per altri esami, altre cure necessarie per questa mia salute sempre più malandata e fragile. Non mi lamento più di tanto, anzi! Quotidianamente dico GRAZIE al buon Dio per i doni immensi che mi ha dato, a partire da una famiglia che mi ama oltre il dovuto e che mi circonda di ogni premura, ogni carezza di cui la mia anima avverte urgenza e necessità, a causa anche delle tante perdite che ho dovuto registrare, mio malgrado e con immenso dolore, in questi ultimi anni. E così, siamo giunti alla fine di questo 2024 difficile da vivere non soltanto per me, ne ho consapevolezza, ma per quanti stanno vivendo a livello mondiale giorni bui e devastanti per tutti i motivi che è superfluo elencare. Li conosciamo tutti e tutti ci auguriamo Pace e Speranza in tempi migliori, soprattutto per le nuove generazioni che non hanno colpa degli errori e orrori di quelle precedenti. Non lo ha affermato con vigore Papa Francesco per questo Anno Giubilare che terrà aperta la porta del Perdono per tutto il 2025? Ebbene, facciamo nostra la sua SPERANZA. Nessuno escluso. L’oceano è fatto di gocce di mare, a cui confluiscono fiumi che hanno una sorgente e una foce…
Dicembre è uno dei mesi invernali
che amo: il mese del “solstizio d’inverno” con la notte più lunga che prelude
alla prima alba che ricomincia ad allungare il giorno. Una fine che è anche un
inizio, un anticipo di desiderata primavera come annuncio della nuova stagione:
la prima dell’anno solare. Dicembre è allora, per me, sinonimo di Luce. Non a
caso, il 13 si festeggia Santa Lucia, la Santa che porta la Luce per
sconfiggere il buio che ci attraversa. Quasi una ri-nascita. Non a caso, il mio
dicembre conta molte culle e poche urne: mamma è nata il 3 dicembre del 1919. Mia
nipote Isabella, figlia della mia amatissima Anna Maria, che è volata nel Cielo
tra gli Angeli solo alcuni mesi fa, è nata il 2 dicembre del ’73. Il 10 è nato Mimmo,
il mio carissimo amico da oltre quarant’anni, e il 20, Biagio, della prima
giovinezza, il 23 il per sempre rimpianto Nico, e il 27 il grande e
indimenticabile Giovanni Gastel, di cui non smetterò mai di parlare e di scrivere.
Ma, il 3 dicembre di due anni fa
ho perso la mia Gazza adorata, Selvaggia C Serini, e il 14 dicembre di solo
alcuni anni fa, il mio amato Cris Chiapperini, sempre presente nel mio cuore. E
tra due giorni festeggeremo il Nuovo Anno con tutti: gli amatissimi figli e
nipoti e tutti gli assenti, presenti più che mai nel cuore.
Di tutti riprenderò a scrivere
ma, intanto, sento il bisogno di
augurarvi un Nuovo Anno colmo di Fede (quanto meno nella nostra Umanità), Speranza
(come impegno a vivere quotidianamente nella pienezza della nuova alba per sé e
per gli altri), e di Carità (che è soprattutto Amore verso sé stessi e verso il
mondo che ci circonda e ci rende un “insieme di anime in cammino”… Angela/lina
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