Oggi due anni dal tuo andare via in silenzio. Con tutto il tuo desiderio di pace dentro. Con tutta la tua poesia che connota una scrittura narrativa elegante, solo apparentemente semplice, ma sicuramente sincera e immediata. Con versi molto profondi e densi di significato (versi logofanici), in ogni accenno di cielo e di abisso a sfiorare l’anima. Abisso da cui risorgevi continuamente con la caparbia volontà di essere Amore per dare e ricevere amore all’ombra della tua mai spenta Poesia.
Ed ecco, quasi un presentimento, le tue poesie di commiato, oltre
che ai tuoi cari, agli amici:
“Amici dolcissimi”
Amici
dolcissimi
non
è d’acqua la vostra trasparenza
non
di luce che passa tra le foglie
non
di gelida neve immacolata.
La
vostra è trasparenza d’amore
carico
di attenta paura
per
me
per
la mia disordinata vita
simile
a quella di chi cammina sul filo
e
a quel filo affida
senza
apparente motivo
il
suo incerto destino.
(Filicudi 2019)
L’aggettivo “dolcissimi” del vocativo “Amici” del primo verso
racchiude tutta la tenerezza di un signore che ha fatto dell’amicizia un nodo
d’amore forte e sincero. Non a caso, nel secondo verso parla di “trasparenza”,
facendo riferimento all’acqua di una “società liquida” (Zygmunt Bauman), che
diluisce sentimenti e li dilava, facendoli scolorire fino a perderli del tutto.
Neppure la “luce” era trasparenza d’affetto degli amici né la “gelida neve
immacolata”: la prima si sarebbe potuta spegnere negli anfratti ombrosi di
foglie che pure ancora verdeggiano in tua assenza tra alberi lussureggianti del
Parco di Villa Erba; la seconda si sarebbe potuta sciogliere prima di
raggiungere il cuore. Solo l’amore compie il miracolo della verità. L’amore che
era, secondo te, l’“attenta paura” per la tua incolumità perché, essendo tu un
Artista a tutto tondo e appassionato amante della Poesia, avevi scelto tuo
malgrado di vivere da funambolo sui precipizi del mondo e della quotidianità.
L’amore è l’“attenzione” che trema per l’altro. L’amore non giudica. Ha solo
paura che l’amico possa correre il rischio di cadere. È ansia per la sorte
della persona cara, che osa il volo non a tutti consentito. È l’amore che “si
prende cura dell’altro” e lo fa sentire compreso, protetto, amato. Sicuro,
nonostante le proprie fragilità… oltre il proprio coraggio.
Grazie, Giovanni, per questa splendida poesia dedicata agli amici
sinceri… e tu ne hai avuti davvero tanti. Ti era estranea la falsa adulazione
spesso strumentale alla propria affermazione grazie al tuo nome, al tuo
prestigio… non sapevi riconoscerla tanto volavi alto. Chi vola troppo alto
difficilmente si accorge delle miserie umane. E, quando si accorge suo malgrado
del precipizio, rimane attonito e spaventato come uno dei tuoi angeli in caduta
libera e in preda a grande smarrimento, a doloroso senso di irrimediabile
sconfitta. Ma la Poesia, per fortuna, come portentoso unguento, tutto risana.
E sull’amore, dato/ricevuto ecco un’altra testimonianza:
Così
nel silenzio
parlo d’amore con il mio ricordo.
Ma è difficile distinguere i dettagli
nella nebbia dell’anima.
Sono sorrisi e risa e baci
e corpi donati e poi abbandonati
che si alternano
a formare un grumo i sentimenti
indistinti.
Ma questo è il cuore della nostra vita.
Caotico come le scatole dei bambini
piene di giochi.
Resta con noi
amore
unico balsamo
che possa ancora dare senso al nostro
cammino.
Milano 2020
Negli ultimi tre anni, però, e soprattutto nel 2020, sempre più si
avvertiva nei tuoi componimenti poetici una sorta di testamento, un messaggio
da lasciare ai tuoi cari, agli amici, ai lettori:
Avrei dovuto parlarvi solo d’amore
come i cantanti di un tempo
e certo ora sarei meglio di quello che
sono.
Così stanco sapete e come svuotato.
Ci vorrebbe una buona notizia
di quelle che fanno esplodere nel cuore
la gioia.
Invece sono messaggi tristi da fuori e
da dentro di noi.
Il tempo, le malattie, la morte altrui
percepite ormai con il distacco di un
bollettino di guerra
mentre tu ancora sopravvivi
nella tua sempre più piccola trincea.
E guardi la televisione
mangi
poi a letto
col sonnifero che ti riporterà nel vuoto
nero
fino al nuovo giorno.
Ma domani reinventerò un mondo puro
di bellezza e perfezione
in cui vivo solo.
Milano 2020
Sembra apparentemente un accorato messaggio di sconfitta, ma nella
terzina conclusiva ecco rinascere in te la speranza nella tua capacità creativa
che annulla tutta la stanchezza del disincanto per farti immergere nel tuo
sognato e agognato mondo di “bellezza e perfezione”.
E bellezza e perfezione scoprivi nel miracolo compiuto dalla forzata
“clausura” del mondo in seguito alla pandemia del Coronavirus, che stava già
falcidiando una parte ingente di esseri umani inermi, sorpresi, sconcertati,
impauriti, impreparati alla nuova “peste” del terzo millennio: la natura,
purificata dall’assenza nefasta dell’uomo, si stava prendendo la rivincita
sulla sconsiderata sua azione distruttiva e autodistruttiva.
C’è un tempo per tacere
per lasciare che le cose accadano.
E noi a guardarle
con la fissità assente delle statue.
C’è un abbraccio che non possiamo
pretendere
ma solo sperare che arrivi.
Tutta questa azione è una lettura del
mondo
su cui dovremo prima o poi ragionare nel
profondo
come frati votati al silenzio.
È bastato un mese senza la nostra
disordinata arroganza
E la natura ha portato i delfini a
danzare a Venezia.
Milano 2020
E l’esultanza per quella “danza” dei delfini a Venezia, vista con i tuoi
occhi di fotografo e cantata con la tua penna di poeta ti ha accompagnato con
una insolita speranza fino all’estate, tempo e luogo, nella tua Filicudi, di
respiro calmo e di poesie, non senza un pizzico di amarezza per il mondo
lasciato alle spalle ma ancora fortemente avvertito nelle tue carni “inquiete e
svuotate” che ti chiedevano di scoprire “l’errore”, da cui tutto aveva avuto
origine nella tua vita di “sognatore” di sofferta sensibilità e di intima
solitudine:
Giorni e notti.
Cosa resterà della nostra storia?
Qualche foto
una stropicciata lettera
troppe volte riletta.
Ha assorbito l’inverno questo cielo
e di nuovo io porto nell’estate
la mia fragile vita di parole.
Tutto è immobile
tranne il ricordo che si fa reale.
Altri giorni e notti
svuotato e inquieto
cercando l’errore che ha fatto di me
quello che sono.
Fragile e combattivo
In questa mia inconciliabile ferita
anima.
25 aprile 2020
E ancora, in tempi più recenti:
Come un cane sbandato
in cerca di pace
ho girato il mondo.
Molti cuori
hanno accompagnato
a tratti il mio cammino.
Quasi questa malinconia
fosse una calamita
e i miei occhi uno specchio
in cui ritrovarsi.
Non ho molto da lasciarvi
amici cari
qualche fotografia
qualche poesia…
L’eredità di un sognatore
cascato in un mondo che fatica a capire.
Milano 2020
E un presagio di morte imminente ti ha accompagnato fino al giorno 13
marzo 2021 ed io non voglio arrendermi al pensiero della tua assenza. E con me
quanti (tantissimi nel mondo intero) che continuano ad amarti. Ed ecco il
pensiero per te in questo giorno di tristezza e rimpianto:
Carissimo Giovanni, due anni fa in silenzio e con la
sola carezza del buon Dio a guidarti per mano sei volato nella Luce, lasciando
sulla terra la scia luminosa del tuo passaggio intenso e ricco di mille vite
almeno. E oggi con la forza ardente della tua immensa creatività illumini i
nostri giorni vuoti della tua presenza fisica, colmandoli di tutti i doni che
hai lasciato in chi ha avuto il privilegio di conoscerti, incontrarti, viverti
accanto.
Le tue inimitabili foto, le tue meravigliose poesie,
in cui la tua anima bella vibra di dolce malinconia e rara sincerità, le
innumerevoli opere realizzate con geniali dita d'Artista sono qui con noi e
vivranno per sempre rendendoti immortale. E sei presente soprattutto con tutto
l'Amore che hai donato a piene mani a tutti con generosità, altruismo, umiltà e
coraggio in questo nostro mondo opaco, triste, impaurito. Rimani Faro luminoso
in tutto l'azzurro che ti appartiene. Ma, nella notte di questi giorni bui,
accendi per noi e soprattutto per i tuoi cari tutte le stelle con mani di
tenerezza. Oltre le mie mani in preghiera... Angela
E anche oggi mi fermo qui, consegnando a tutti voi il mio ricordo e la mia preghiera per l'immortale Giovanni Gastel. La bontà fiorisce sempre di nuove primavere. Angela
🙏❤mi unisco al tuo ricordo e alla tua preghiera. Rita Vecchi
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