venerdì 18 luglio 2025

Venerdì 18 luglio 2025: CONCORSO BITLIBRI 2025: 25 POESIE + 12 FOTOGRAFIE da valutare e premiare...

Sì, accogliamo la Meraviglia

che, quotidianamente,

il mondo ci regala per

farne dono a noi stessi e agli altri.

             (a.d.l.)

E oggi mi sembra giusto parlare della bellissima esperienza vissuta a Bitritto, lunedì 14 luglio, dalle h. 20 in poi, in Piazza Leone, nell’incanto, di un paese dell’entroterra barese, Bitritto, che coniuga la vecchia pietra delle antiche case con le nuove costruzioni che fioriscono nel rispetto delle passate stagioni. Qui si è sempre più sviluppata e consolidata, da decenni ormai, una comunità che si prodiga per realizzare incontri culturali (Rassegne, Convegni, Concorsi e Premi letterari) che ne stanno tessendo la storia affidata ai Libri da leggere, da scrivere, da presentare come rinnovato baluardo di una cultura creativa e umanizzante, che mette al centro la gentilezza (tema di quest’anno) e la solidarietà inclusiva (tema che permea di sé queste manifestazioni), perché non vada perduta la storia dell’uomo, nonostante i disastri di quest’ultimo millennio, di cui stiamo percorrendo già un quarto di secolo, con alterne vicende, devastanti da un lato, ma per fortuna edificanti dall’altro. Merito di un team di organizzatori, al maschile e al femminile, motivato, affiatato, ricco di passione e di voglia di fare, di progettare, di realizzare. A capo, la straordinaria Cristina Maremonti, che mi è entrata nel cuore immediatamente, per la delicatezza delle sue proposte, della sua accoglienza, dei suoi interventi, del prendersi cura di tutti e di ciascuno. Cristina, tra l’altro, col suo nome, mi ricorda il carissimo amico Cris Chiapperini, ottimo attore, collega e amico del carissimo e bravissimo Lino De Venuto, e persona dal cuore grande, che abita ormai tra le stelle, e, nel cognome Maremonti, i due elementi naturali che più amo: la distesa azzurra delle acque sotto un cielo che in esse si specchia, e la verticalità delle montagne che segnano un percorso di grande spiritualità, a cui si accede vincendo inevitabili solitudini, con la forza e il coraggio che occorrono nelle imprese titaniche verso orizzonti sempre più ampi, in cui si distendono le nostre “moltitudini” (Walt Whitman), che ci avvicinano a Dio, confine sconfinato di ogni orizzonte possibile.

Ebbene, lunedì sera ho avuto contezza di tutto questo, in una serata letteraria che ha saputo, grazie a Cristina e a Margherita Diana, le antesignane di BitLibri (2018), intrecciare sapientemente i Libri con la Musica, la Pittura, la Scultura e tutte le Arti in genere che si avvalgono della Bellezza e dell’Armonia, in un’unica felice soluzione/condivisione. Di qui il successo di una serata con un pubblico assiepato fino a tarda ora per ascoltare e conoscere i grandi nomi di scrittori, scienziati, giornalisti, che hanno reso l’atmosfera incandescente e estremamente interessante. Con la presentatrice ufficiale Alina Liccione accompagnata da Alan Palmieri, gli intermezzi musicali del sax Akeem Dosso, le fotografie di Marco De Giosa e la voce narrante di Paola Martelli, si sono alternati Cristina Maremonti in sorridente dialogo con Antonia Chiara Scardicchio sul tema della Gentilezza e dei Libri e delle Arti “che possono renderci migliori”; il monumentale scienziato Prof. Antonio Moschetta, (medico e professore ordinario di Medicina interna all’Università di Bari e molto altro ancora) ha dialogato con il Prof. Filippo M. Boscia su PARLIAMO DI PANCIA, pubblicato ultimamente dal Prof. Moschetta con la Mondadori;  c’è stato poi il nostro bravissimo Autore Jean Paul Stanisci che ha dialogato con la giovanissima attrice Guendalina Losito sui visionari, ma anche realistici Racconti in 16:9, con la suggestione cinematografica che tanto appassiona l’instancabile viaggiatore Jean Paul, cronista e reporter di larga fama; e, infine, la scrittrice Erica Mou che ha dialogato a lungo appassionatamente con la prof.ssa Antonella Daloiso sul bisogno di convivere con il dolore e farsene una ragione, nel tempo, per crescere nella completezza di sé, in tutte le sfaccettature della propria personalità di madre, di figlia, di donna, di scrittrice.

E più tardi finalmente la premiazione dei vincitori del Concorso letterario, improntato soprattutto al tema della gentilezza (25 + alcune altre poesie) e fotografico (12 foto), di cui bisognava scegliere due per ciascuna sezione. Hanno vinto, il Primo Premio: per la Fotografia Antonio Duilio Puosi, e per la Poesia Valeria Maranò. Al secondo posto: per la Fotografia Ilaria Colacicco, e per la Poesia Crescenza Caradonna. In qualità di Presidente di Giuria, sono stata invitata ad avvicinarmi al palco dove hanno trovato posto tutti i partecipanti delle due sezioni per le fotografie di rito. Ero molto stanca a causa dell’ora tarda e della mia disabilità, ma sono stata felice di vedere tanti giovani entusiasti e partecipi nel contribuire sempre più a rendere Bitritto una comunità ricca di talenti o semplicemente di giovani di buona volontà che amano cimentarsi con le Belle Arti in senso lato, offrendo a tutto il coraggioso e coinvolto pubblico il bellissimo senso di appartenenza alla comunità. Appartenere sottintende il “prendersi cura con amore” e non possedere, magari con l’arroganza di chi non dà importanza all’ospite, alle cose, sia pure minime, al nido degli uccellini lungo le pietre del maestoso portone della casa comune, il Comune appunto. Delicatezza e premura che ho notato in Cristina Maremonti nel fare spazio a tutti, anche a quelli “debordanti”, nonostante il tempo scandito per ciascun ospite inderogabilmente legato alle tante presentazioni, ai pianificati momenti musicali e alle declamazioni delle poesie o dei brani di prosa presenti nei libri dei vari Autori. E tanto altro ancora. Roba da perdere la testa e il cuore. Ma questo non è accaduto grazie alla professionalità e al coraggio di Cristina, preoccupata fino alla fine di mettere tutti a proprio agio, a costo del personale sacrificio. Grazie di vero cuore, Cristina! E grazie a tutto lo staff che sta condividendo con te questi giorni frenetici, stressanti ma anche esaltanti.

E vorrei concludere con l’evidenziare le motivazioni alla base della scelta delle opere vincitrici: per “ANDREA” (1° Premio - Poesia -) = “Per Andrea” è un inno ai miracoli che compie l’amore quando è così forte da far superare alla donna ogni fragilità. Tenero richiamo per l’uomo amato senza riserve, in un abbandono totale di sé da parte della poetessa che trova sicuro rifugio sul petto di lui. E non desidera altro che restare così, per eternare l’attimo perfetto. “FONDALE MARINO” (2° Premio - Poesia -) = Poesia vibrante di un’anima che anela ad immergersi nella solitudine degli abissi del mare, che nasconde tesori inauditi per ritrovarsi fuori dal clamore assordante del mondo che lacera il cuore e ci rende estranei a noi stessi…  Foto n.7 (1° Premio): La gentilezza è anche una immersione in due nella natura per percorrere insieme il sentiero della vita, tenendosi per mano e sostenendosi con amore. Immagine di spalle: profonda, emblematica, efficace. Fono n. 12 (2° Premio): Educazione a vivere insieme la gentilezza con allegria sin dall’infanzia perché venga praticata con rispetto e amore per tutta la vita. Foto molto significativa e suggestiva.

Ci sono state poi, fuori Concorso, le Menzioni speciali al bravissimo e carissimo Piero Meli: Per i suoi versi intensi, profondi, delicati, carezza lieve di autentica Poesia. Ed ecco la sua poesia intitolata “BitLibri: Nel borgo sospeso/ dove l’eco s’adagia tra i vicoli,/ i libri svelano vene di luce.// BitLibri sussurra,/ infonde,/ carezza d’inchiostro,/ gentilezza che si fa carne.// La cultura qui non conquista,/ seduce./ Scava con dita leggere,/ illumina crepe,/ fa germogliare silenzi.  

E alla straordinaria e dolcissima Francesca Palumbo: Per aver sottolineato l’importanza delle piccole cose e la loro sottile poetica Bellezza, per l’impatto etico-sociale che hanno nel farsi comunità e poterla vivere con forte e corroborante senso di appartenenza. Ed ecco la poesia senza titolo: Bil Libri è la politica della cura, la rivoluzione delle cose minute,/ un’ecologia del sentire/ che restituisce voce ai luoghi/ e respiro alle persone.// È lì che le storie prendono forma,/ e i paesi diventano comunità./ È lì che la bellezza smette di essere ornamento/ e diventa gesto.   

E così amo chiudere. Stanca ma felice, sono tornata a casa con un prezioso dono chiuso in un delizioso sacchetto di corda: un vaso con un bonsai di ulivo, ricordo indelebile della nostra terra “siticulosa” (Orazio), nonostante le braccia azzurre dei suoi mari a circondarla, ma con rami sempre verdi di attesa prosperità, di atavico dolore nel sacro tempio della Pace.

A presto, miei carissimi lettori. Grazie sempre. Un abbraccio tutto estivo. Angela/lina

  

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