Anche quest’anno il Salone del Libro di Torino va a riposare
mentre la pioggia battente dei giorni scorsi si è arresa al sorriso del sole a
salutare i libri che ritornano un po’ delusi negli scatoloni che prendono la
via di casa, con gli editori, gli autori, i giornalisti, gli intervistatori, i
lettori, i visitatori. È tutto un defluire in opposizione al confluire dei
giorni scorsi. Una forza centrifuga percorre le strade d’Italia dal Nord al
Sud, allargandosi verso gli altri Paesi presenti in questa XXXVesima Kermesse
quasi obbligatoria se vuoi ESSERCI. come in uno SPECCHIO a riflettere il mondo
intero per riflettersi e per lasciare spazio alle riflessioni che sono andate
pian piano scemando nei padiglioni sempre più deserti fino a lasciare spazio
agli espositori che imballano, agli operai che smantellano. E le loro voci si
rincorrono stanche e affannate. Qualcuno fa già consuntivi esaltanti o deludenti.
Tutti si portano un pezzo di Fiera nel cuore. Tutti si portano un pizzico di
nostalgia di casa, del proprio letto, del divano ammazzafatica, del sorriso dei
propri cari in attesa di un souvenir. Per la SECOP e per FOS, sua filiazione, è
stata una felice annata: tante presentazioni di nuovi libri con vecchi e nuovi
autori; tanti gli incontri; tante le bellissime sorprese, centellinate ad
effetto, di giorno in giorno, dal grande regista, l’editore Peppino Piacente,
validissimamente coadiuvato e sorretto dalla sua straordinaria gemmazione:
Nicola Piacente, Graphic Designer della Casa editrice e dell’Associazione Fos.
Il primo giorno è servito per “rodare” il tempo necessario
di adattamento; gli spazi meglio percorribili; gli umori nel Salone e fuori. E
per presentare i primi due numeri del bimestrale cartaceo: CORRELAZIONI
UNIVERSALI, nostra orgogliosa realizzazione di un sogno divenuto realtà...
Il secondo giorno, ecco la seconda novità: l’annuncio del
Premio Gjenima alla sottoscritta, prima scrittrice in Italia a cui sarà
conferito, tra qualche giorno, a Roma con una suggestiva Cerimonia ufficiale
tenuta dal grande poeta-scrittore-critico letterario e docente di Lettere e
Filosofia presso l’Università di Dallas nel Texas: Prof. Gjeke Marinaj.
Il terzo giorno ecco materializzarsi lo splendido libro
bilingue MARIA-MARIA del famoso eroe e poeta cileno Germàn
Rojas. Con una copertina che illumina gli occhi e il cuore. E il 24 e 25 maggio
avremo Germàn nostro ospite in Puglia per parlarcene. Chi vive nella provincia
di Bari farebbe bene ad attrezzarsi per essere presente a Corato e a Bitonto
per ascoltarlo. Luogo e orario saranno pubblicati a breve su FB, Pagina SECOP.
Il quarto giorno ci giunge dall’America una
lettera-comunicato in inglese che ancora mi emoziona:
Carissima Angela, La tua recente pubblicazione è diventata oggi l'epicentro dell'attenzione dei media! Vari media hanno raccolto con entusiasmo il nostro comunicato stampa sul tuo avvincente libro. Estendiamo le nostre più sentite congratulazioni a te mentre entri sotto i riflettori che il tuo talento e la tua dedizione meritano davvero. Mentre ti crogioli in questo meritato riconoscimento, tutti noi estendiamo i nostri migliori auguri per il continuo successo del tuo viaggio letterario. Ancora una volta, congratulazioni per questo risultato e non vediamo l'ora di assistere a molti altri trionfi nella tua carriera di scrittrice! Cordiali saluti, Gjeke
Almeno per me, Torino quest’anno è stato davvero magico. E
tra qualche giorno volerò a Roma in carrozzella per ricevere il Premio a cui si
è aggiunto un altro prestigioso Premio ricevuto dall’Uzbekistan. Ma di questo
parlerò la prossima volta con altre luci che si accendono lungo la “Via della
Seta” e altre offerte di pubblicazioni: “Congratulazioni. La prossima marcia
letteraria sarà ora verso l’Asia centrale”, si legge tra l’altro nel
Comunicato. E davvero non ho più parole. Solo una silenziosa preghiera di
ringraziamento a tutti e soprattutto al buon Dio, che mi permette ancora giorni
di Luce sul mio cammino. Ma quest'anno il Salone ha centuplicato le mie
emozioni perché nel Padiglione della Fos Edizioni è stato presentato anche il
libro di Ombretta Leone, mia figlia, L'abbondanza del cappero, che
è un vulcano attivo di lapilli effervescenti di mille e mille risate. E oggi ce
n'è tanto bisogno. L'importante è sapersi prendere in giro con garbo,
leggerezza ed equilibrismi linguistici sorprendenti e miracolosi. Provare per
credere...
Ma mentre chiudo così sui riflettori ormai spenti del mitico Lingotto, mi ricordo che il 22 maggio è il giorno di nascita di una mia carissima amica scrittrice, poetessa, fotografa che oggi avrebbe compiuto come me 81 anni, anticipandomi di una settimana. Io, Gabriella Maleti, questo il suo nome, e Mariella Bettarini siamo nate nello stesso anno, 1942. Mariella il 31 gennaio, io il 28 maggio e Gabriella appunto il 22. Purtroppo Gabriella non è più tra noi da sette anni, ma nel nostro cuore vive più di prima. A lei dedico oggi questi miei versi: Tra le mani luce trattengo/ esile filo d’erba ride la tua Firenze/ abbarbicata alle pareti del sogno/ alla tua casa sommersa di libri/ fino al tetto rosso inacessibile e vicino/ come un filo di-vino nel bicchiere/ e un lampione millenario/ a evocare antiche stagioni/ delle nostre primavere di maggio./ Tessevi reti di nostalgia/ per i fiori di neve/ da sciogliere nel verde mare/ degli occhi di Mariella./ Troppo presto ti vinse la sera/ - tenera capinera/ che fece nido tra le stelle/ e steli di croco leggeri/ e biancospino -/ Rimani a noi vicino/ nelle perdute malinconie / che mai ci vinsero/ per intrecciare il buio della notte/ ai vetri del giorno/ tra pensieri che vincono le ombre/ di ogni possibile dolore./ E il tuo abbraccio ci sfiora/ affiora/ si fa carezza e preghiera/ (cancella la sera/ la tua mai spenta tenerezza…). A presto. Angela
Nessun commento:
Posta un commento