lunedì 5 giugno 2023

Lunedì 5 giugno 2023: Tra le mani e nel cuore preziose PAROLE, pronunciate a Roma, che meritano ascolto...

Sono passati 9 giorni da quel mattino del 27 maggio a Roma per il Premio Gjenima e non sono ancora riuscita a parlare dei tantissimi momenti di emozioni, commozione e lacrime che hanno costellato le due ore trascorse insieme ai figli, ai nipoti, ai tanti amici venuti da ogni dove e ai bambini che, con le loro famiglie, hanno reso festante e gioiosa l’atmosfera del Salone del Marriott perché hanno cantato e mimato e danzato la mia storia poetica e la storia della Bellezza nel mondo con bellissimi canti, sotto l’attenta e amorevole guida della loro insegnante Ombretta Leone: dall’ardito “Questo è il tempo delle Cattedrali” (Notre Dame de Paris di Cocciante), all’Inno di Mameli e uno sventolio di bandierine italiche, euforiche e allegre. Un alunno, un soldino di cacio, ha suonato meravigliosamente col suo flauto “When the Saints Go Marching In” in onore di Gjeke Marinaj, a cui, dopo la sua partenza, ho scritto queste parole: Mio carissimo Gjeke, un GRAZIE immenso per i molteplici doni che mi hai fatto con la tua venuta in Italia che vanno al di là del prezioso Premio Gjenima: il tuo grande affetto per me e la mia famiglia, la tua sollecitudine, il tuo prenderti cura della mia persona con delicatezza, con discrezione, gentilezza. La tua grandezza e la tua umiltà. Le tue parole sempre nuove e diverse pur identiche nella loro essenza più profonda. Avrei voluto con affetto materno trattenerti ancora con me, ma so dei tuoi numerosissimi impegni culturali, letterari, umani. Ieri sera eravamo tutti un po’ stanchi ma felici per la magica serata all’insegna della “bellezza” e dell’“eleganza”, della meravigliosa musica e del canto… Ne conserveremo perenne ricordo.

E perenne ricordo conserverò delle altre fantastiche testimonianze: della Relazione del mio grande amico cileno Germàn Rojas, che molti hanno imparato a conoscere a Roma e nella mia Bitonto (Bari), e sulle pagine di questo nostro blog. Ne riporto alcuni stralci più salienti, anche se meriterebbe una lettura completa e attenta: È una grande emozione sapere che il “Premio Gjenima per la Letteratura”, che dal 2004 viene assegnato ogni anno ininterrottamente, quest’anno è stato attribuito alla nostra amatissima poetessa bitontina Angela De Leo. Questo premio è certamente un immenso onore per Angela, per i suoi grandi meriti letterari, ma va detto anche il contrario: è Angela che dà anche distinzione e rilevanza a questo premio. Non è importante solo che i premiati vengano riconosciuti, ma è anche determinante che il premio acquisti statura e peso letterario grazie alle persone che lo ricevono. Il fatto che il Premio Nobel per la Pace sia andato a Henry Kissinger, ad esempio, è stato più un discredito per quel premio che un riconoscimento per il vincitore.

Per questo motivo, siamo lieti che questo premio sia andato ad una poetessa italiana la cui statura letteraria va ben oltre la Regione ed il Paese che rappresenta. È bello sapere che il significato che sta alla base di questo premio deriva dal fatto di essere “espressione di ringraziamento al maestoso spirito della parola scritta nell’interesse del genere umano”. Si tratta di un premio a vocazione universale.

Siamo amici con Angela De Leo da più di 35 anni. ci siamo conosciuti nel secolo scorso, quando lei era già una poetessa affermata e redattrice della rivista letteraria <La Vallisa>, pubblicata a Bari. Io ero, all’epoca, un poeta in erba che aveva in quei giorni vinto un concorso di poesia organizzato dai poeti de <La Vallisa>, di cui Angela era stata membro della giuria. Ci siamo conosciuti - ovviamente - dopo che avevo ricevuto il premio. E da allora la nostra amicizia è rimasta immutata. Ed è stato nella terra di Puglia, benedetta dal verde degli ulivi e dal profumo eterno dei gelsomini, che ho conosciuto l’imponente opera letteraria di Angela. (…).

Durante i miei viaggi in Puglia ho conosciuto anche lo stretto legame di Angela e il mondo dei poeti che allora chiamavamo jugoslavi. È impossibile non citare quel monumento della poesia che Desanka Maximovic ha rappresentato nel Novecento, e anche il nome di Dragan Mraovic, che ha portato con sé tutta la bellezza della Serbia. Il mare Adriatico non esisteva più e noi eravamo uniti in quel momento dalla sensazione che i confini nazionali e i blocchi separati da cortine di ferro si fossero evaporati per sempre in nome della poesia. (…).

Colgo l’occasione per ringraziarti di cuore per le “tracce” che hai scritto nella recente versione bilingue del mio libro Maria-Maria, che SECOP ha appena pubblicato.

Questo premio, cara Angela, parla della parte più profonda del tuo essere, perché parla di tutta quella vita che hai dedicato alla poesia, a crearla, a diffonderla, a insegnarla. La tua parola scritta e la tua azione poetica sono espressione del fatto che la letteratura può sempre riscattare gli esseri umani dalle loro debolezze. La letteratura, e la poesia in particolare, “è un’arma carica di futuro”, come dice il poeta spagnolo Gabriel Celaya. La parola è speranza, la parola è immaginazione, la parola è impegno, la parola è un arcobaleno pieno di colori che apre la strada alla pace e alla libertà, anche se ci costa la vita, la prigione o l’esilio. Germàn Rojas 27 - 5 - 2023   

E cosa dire dell’intervento a braccio del geniale Nikola Mamula, l’amico serbo che, con la bellissima Milanka, sua moglie, è venuto a regalarmi le sue “coincidenze”, di cui fa un’ampia casistica per affermare “scientificamente”, essendo scrittore e scienziato, che più coincidenze diventano un dato di fatto a cui non ci si può sottrarre. E noi due abbiamo la stessa data di nascita…

Poi, facendo cenno a sua moglie, seduta tra il pubblico, legge una sua poesia a me dedicata. Ed eccola qui in tutta la sua bellezza, vero e proprio inno alla nostra amicizia e alla grande sintonia di affetto che ci unisce: Dicono che succede agli altri./ Ci sono incontri./ Ci sono persone./ Ci sono donne./ Ci sono scrittori./ C’è una poetessa./ C’è./ E poi ho letto/ L’ora dell’ombra e della riva…/ Mi sembra un romanzo./ Parole in torrente./ La vita nel palmo della tua mano./ Poesia nelle vene./ Scopri l’ultimo pensiero./ Avvolto tutto nel profumo dei fiori./ Profumo del mare./ Tutto dall’anima./ Tutto da respirare./ E poi incontri./ Quello che ti ha conquistato.// Quello che ami fino al cielo./ Quello che cercherai nello spazio./ Tra le stelle./ E sarò il cielo./ E nel cielo la stella Angela./ Saprò che è la sua gloria./ Amore nell’essere./ Amore per essere./ Amare attraverso il canto./ In un verso che dura./ Dicono che capita agli altri./ A me è capitato di conoscere Angela De Leo.

Una poesia solo apparentemente semplice perché è ricchissima, invece, di un ritmo interiore straordinario. Di una punteggiatura originalissima. Di una profondità di respiro che spazia dai fiori al mare alle stelle e al cielo in una tensione in verticale che esprime tutti i sentimenti possibili nei riguardi dell’amore e della poesia. Milanka Mamula è una grande scrittrice serba pluripremiata che attraversa il mondo non solo per Amore di suo marito e della scrittura ma anche dei figli e nipotini. Una “coincidenza”? Il figlio Pavle con sua moglie e i suoi bimbi abita a Dallas, dove è di casa Gjeke Marinaj. Grazie Nikola e Milanka Mamula per il vostro Amore immarcescibile, che diventa Amore per l’Arte, per la Parola, per gli Altri, per la sorridente Ironia, per la Vita.

E vorrei concludere, almeno per oggi, ricordando che quella splendida mattinata del 27 maggio romano si è conclusa con l’impegno faticoso ma colmo di amore di tutti i miei figli: Raffaella, coordinatrice sapiente di ogni intervento; Daniela, con tante sue amiche a tifare per me; Giuliano, sempre mio grande sostenitore, ma senza Viviana, assente per lavoro, e presente con il cuore; Riccardo, il compagno di Ombretta, sempre pronto a sostenermi, ad aiutarmi. A Peppino il mio grazie va dal 27 fino al 31 maggio e oltre. Ma la serata si è conclusa anche con la premiazione di ogni singolo bambino, che ha ricevuto dalla SECOP edizioni l’Antologia, per Bambini e per Adulti col Cuore bambino, Cieli Bambini, curata artisticamente e in ogni sua parola dal nostro immenso e indimenticabile Livio Sossi, a cui va il mio pensiero e il mio applauso.

E un applauso prolungato è andato a una mamma che si è fatta portavoce di tutte le mamme e i papà per la loro commozione, il loro entusiasmo, la loro intensa ed emotiva partecipazione. Ancora un grande applauso ad Anna Paola, la mia adorata nipote, che da fotografa non professionista mi ha regalato un Book fotografico davvero prezioso per bellezza ed eleganza. Mille applausi al mio amato fotografo ufficiale Srdja Mirkovic, che sempre mi regala splendide foto a colori e in b/n molto suggestive, in Italia e all’estero, e alla sua meravigliosa moglie Dubravka, mia amica del cuore. E quanti grazie e applausi merita mio nipote Nicola, sempre presente, attento, premuroso e disponibile verso tutti? A me regala quotidianamente Amore in confezione illimitata H24.  

E questo mi ha riempito e mi riempie di gioia immensa…  E grata sempre a voi che mi state leggendo... Angela/Lina 

1 commento:

  1. Che dirti Angela? Grande Angela, Grande donna, Grande Madre, GRANDE POETA, GRANDE INNAMORATA DELLA PAROLA POETICA E DELLE PAROLE CHE CI RENDONO VIVI.

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