Il 21 o 22 dicembre è un giorno che io ritengo molto interessante: avanza l’inverno mentre muore l’autunno. Il buio più lungo dell’anno indica non soltanto la fine di una stagione ancora calda di sole, di voli di foglie, sospinte dal vento o bucherellate dalla pioggia che scende copiosa e fa lacrimare il cielo, ma anche un nuovo inizio: le giornate, dapprima quasi invisibilmente, diventano più lunghe. Non ricordo più chi l’abbia detto, ma “Il buio più profondo prelude sempre alla luce”. E ci porta anche alle luci del Santo Natale: giorno della Nascita di Gesù, giorno di Ri-nascita per tutti noi credenti. Giorno di festa per tutti quelli che, credenti o no, ancora festeggiano il Natale. Magari con l’abete coperto di palline colorate e Babbo Natale con slitta e renne a portare i doni a mezzanotte, come abbiamo imparato e importato dall’America.
Io amo ancora il presepe con le montagne
di cartapesta, il muschio vero lungo la strada che porta alla grotta, la cometa
sospesa ad un filo tra arbusti profumati di mandarini veri, le lucine
intermittenti e i doni che porta Gesù Bambino a tutti “gli uomini di buona
volontà”, dopo la processione per tutta la casa con le candeline accese e il nostro
coro commosso: “Tu scendi dalle stelle”. Conservo ricordi antichi come doni del
cuore. E dono è, ancora oggi, sicuramente dire “GRAZIE!”. Almeno a Natale è
giusto e bello esprimere la nostra gratitudine ai nostri cari e, a sempre più
vasto raggio, a: parenti, amici, conoscenti, sconosciuti che incontriamo per
strada e ci usano una cortesia, ci donano uno sguardo, ci sorprendono con un
sorriso.
E, allora, ai miei ringraziamenti
faccio precedere da “BELLO MONDO” il modo meraviglioso di dire grazie di Mariangela
Gualtieri, che non ha bisogno di presentazioni: In quest’ora della sera/ Da
questo punto di mondo/ Ringraziare desidero il divino/ Labirinto delle cause e
degli effetti/ Per la diversità delle creature/ Che popolano l’universo/
singolare// Ringraziare desidero/ Per l’amore, che ci fa vedere gli altri/ Come
li vede la divinità/ Per il pane e per il sale/ Per il mistero della rosa/ che
prodiga colore e non lo vede/ Per l’arte dell’amicizia/ Per l’ultima giornata
di Socrate/ Per il linguaggio, che può simulare la sapienza/ Io ringraziare
desidero/ Per il coraggio e la felicità degli altri/ Per la patria sentita nei
gelsomini/ E per lo splendore del fuoco/ Che nessun umano può guardare/ Senza
uno stupore antico/ E per il mare/ Che è il più vicino e il più dolce/ Fra
tutti gli Dei/ Io ringraziare desidero/ Perché sono tornate le lucciole/ E per
noi/ Per quanto siamo ardenti e leggeri/ Per quanto siamo allegri e grati/ Per
la bellezza delle parole/ Natura astratta di Dio/ Per la lettura, la scrittura/
Che ci fanno esplorare noi stessi e il mondo/ Per la quiete della casa/ Per i
bambini che sono/Nostre divinità domestiche/ Per l’anima, perché se scende dal
suo gradino/ La terra muore/ Per il fatto di avere una sorella/ Ringraziare
desidero per tutti quelli/ Che sono piccoli, limpidi e liberi/ Per l’antica
arte del teatro/ Ancora raduna i vivi e li nutre/ Per l’intelligenza d’amore/
Per il vino e il suo colore/ Per l’ozio con la sua attesa di niente/Per la
bellezza tanto antica e tanto nuova/ Io ringraziare desidero per le facce del
mondo/ Che sono varie e alcune sono adorabili/Per quando la notte/ Si dorme
abbracciati/ Per quando siamo attenti e innamorati/ Per l’attenzione/ Che è la
preghiera spontanea dell’anima/ Per i nostri maestri immensi/ Per chi nei
secoli ha ragionato in noi/ Per tutte le biblioteche del mondo/ Per quello stare
bene fra gli altri che leggono/ Per il bene dell’amicizia/ Quando si dicono
cose stupide e care/ Per tutti i baci d’amore/ Per l’amore che rende
impavidi/Per la contentezza, l’entusiasmo, l’ebrezza/ Per i morti nostri/ Che
fanno della morte un luogo abitato/ Ringraziare desidero/ Perché su questa
terra esiste la musica/ Per la mano destra e per la mano sinistra/ E il loro
intimo accordo/ E per chi è indifferente alla notorietà/ Per i cani, per i
gatti/ Esseri fraterni carichi di mistero/ Per i fiori/ E la segreta vittoria
che celebrano/ Per il silenzio e i suoi molti doni/ Per il silenzio che forse è
la lezione più grande/ Per il sole, nostro antenato/ Io ringraziare desidero/
Per Borges/ Whitman e Francesco d’Assisi/ Per Hopkins, per Herbert/ Perché scrissero
già questa poesia/ Per il fatto che questa poesia è inesauribile/ E cambia
secondo gli uomini/ E non arriverà mai all’ultimo verso/ Ringraziare desidero/
Per i minuti che precedono il sonno/ Per gli intimi doni che non enumero/ Per
il sonno e la morte/ Quei due tesori occulti/ E infine ringraziare desidero/Per
la gran potenza ’antico amor/ Per l’amor che move il sole e le altre stelle/ E
muove tutto in noi
Il mondo intero, la vita intera e
tutte le parole dette, i sentimenti provati, le visioni, le immaginazioni, le
fantasie, i sogni racchiusi in una splendida preghiera di ringraziamento. Ed ecco
il mio ben più povero ringraziamento in un giorno buio che porta luce, un
giorno che mi riporta ancora alle culle, alle urne e agli altari di dicembre. Il
20 dicembre ha compiuto gli anni ancora giovani Serena, mia amatissima nipote
che vive a Roma con il suo amatissimo marito e i suoi amatissimi figli. Una vita
“serena” e colma di affetti. Ma, solo un anno fa, ho perso un amico carissimo,
Franco, che mi ricorda l’adolescenza e i primi palpiti del cuore. Ma ha
compiuto qualche anno in più oltre gli ottanta un altro carissimo amico,
Biagio, con cui abbiamo trascorso anni che dalla prima giovinezza ci hanno
portato fino ad oggi, tra perdite enormi per entrambi e un’amicizia che quelle
perdite ha rinsaldato sempre più. Ieri, invece, ha salutato un anno in più
Caterina, altra amica molto cara, sempre inseguita tra i suoi viaggi e mai a
lungo incontrata per una nuova chiacchierata insieme, di quelle che fanno stare
bene. E oggi è il compleanno di altri due cari amici, Filippo e Teresa, che
possono essermi figli, ma l’amicizia non tiene conto di questi dettagli. Il 23
dicembre segna la nascita di Nico, che da due anni è andato ad abitare tra le
stelle, amico tra i più cari per oltre quarant’anni, fino al suo ultimo respiro.
E sto tralasciando le culle e le urne che hanno segnato di rosso il calendario
del mio cuore dal 1° al 18 dicembre perché ne ho parlato in precedenza. Il 27,
infine, ha visto la luce un altro amato amico mio e di Caterina, Giovanni, ma
anche lui ormai ci sorride dalle stelle, mentre continua a fotografare i suoi
sogni e a lasciarci scie di luminosa poesia.
A tutti devo la mia gratitudine sia
che sono ancora con me da questa parte del “muro”, sia che mi stiano sorridendo
dalle stelle in questa notte infinita, in cui anche l’anima affonda per
rinascere con la nuova alba.
Ma il mio grazie non si ferma qui. Ci
sono altari che accendono il sacro fuoco dell’amicizia e della gratitudine per
tutto l’anno e in tutte le stagioni della vita. Penso, per esempio, a Raffaele
Nigro che non ho avuto modo di ringraziare abbastanza per le sue parole di
grande affetto e stima scritte sulla <Gazzetta del Mezzogiorno> di alcuni
mesi fa. Le mie difficili condizioni di salute per alcuni mesi, come tutti ben
sapete, mi hanno impedito di dirgli “GRAZIE” e molto altro ancora. Avevamo dei
progetti da realizzare insieme.
Altri sentiti “Grazie” riguardano
proprio questo blog che mi ha dischiuso numerose caselle di profonda amicizia e
autentica sintonia. Parlo di tutti voi che mi seguite con tanto affetto. Siete davvero
tanti e rischierei di saltare qualcuno/a e mi dispiacerebbe tantissimo. Sentitevi
tutti nominati. Secondo la Genesi, la prima azione compiuta da Adamo fu quella
di dare un nome agli esseri viventi. Un’azione di una grandezza simbolica
infinita, che altri purtroppo smentiscono. A me piace crederci. E, allora, ripeto,
SENTITEVI TUTTI NOMINATI: Mariateresa, Maria Pia, Mariantonietta, Anna Maria,
Luigi, Giulia, le varie Caterina, Rossella, i vari Vito, Rita, Ginevra, Maria
Concetta, ecc. ecc. Vi sono immensamente grata!
Come grata sono ai tanti scrittori,
poeti, giornalisti che hanno arricchito queste pagine con le loro poesie, le
loro prose, gli stralci dei loro testi, che ci hanno fatto riflettere, emozionare,
commuovere. Ai tanti scrittori, poeti, giornalisti e amici che raramente
leggono il nostro blog, ma fanno parte del mio cuore: Enzo con sua moglie
Annarosa, Cettina e suo marito Antonio, Matteo con sua moglie Anna e i suoi
fantastici figli e nipotini, Silvana, che si prende cura della mia salute con
tanto amore e abnegazione… E la lista potrebbe risultare interminabile.
E non si sentano esclusi tutti gli amici
che non leggono il nostro blog, che sono su FB, oppure non frequentano i social
ma sono miei amici e basta.
La mia gratitudine comprende
innanzitutto Primo che mi ha dato amore per oltre quarant’anni e continua a
farlo dal Cielo, i miei figli e i figli acquisiti, per finire ai miei adorati
nipoti, veri angeli custodi della mia vita, le sorelle, i fratelli, i cognati e
i figli dei loro figli, i miei consuoceri tra la terra e il Cielo…
Buon Santo Natale a tutti con tutto il cuore. A presto Angela
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