In questi ultimi giorni di Carnevale i bambini, a cui già la pandemia e la guerra e il terremoto e le alluvioni e cataclismi vari hanno tolto l’infanzia e i voli degli aquiloni in giochi di libertà e spensieratezza, hanno diritto a vivere con gli adulti e gli anziani una manciata di allegria: risate, coriandoli, stelle filanti, mascherine sorridenti (e non quelle della precauzione e della paura).
Dopo la brutta parentesi sanremese e
un pieno di volgarità su cui è meglio sorvolare, come pure sulla
spettacolarizzazione delle canzoni (belle brutte così così), e rari momenti di
autenticità e poesia (come la canzone di mister Rain e i suoi bambini supereroi),
è sopraggiunto Carnevale a portarci un’allegria diversa (colorata bizzarra
danzante vorticante di mille colori mille suoni mille emozioni). Mi piace festeggiarlo
con un qualche mia filastrocca, senza togliere alla mia bravissima sorella Anna
Maria il primato di questo delizioso genere dedicato soprattutto ai bambini.
Lei è padrona della rima e del ritmo filastroccoso. Oggi forse non sarebbe il
caso, nel ricordo della perdita, negli scorsi anni, di due splendide persone a
cui ero molto legata: mio cognato Pinuccio Parisi e il mio amico fraterno Livio
Sossi. Ed è per ricordarli come meritano che festeggiamo insieme questo scorcio
d’allegria con un pizzico di leggerezza. Semel in anno con quel che segue…
FILASTROCCA DELLA BELLA COMPAGNIA
Amiamo stare in compagnia:
insieme scacciamo la malinconia.
Siamo tanti bambini vestiti a festa,
prendiamo i coriandoli dalla cesta.
Volano in alto con mille e più colori,
sembrano lucciole sembrano fiori.
Sembrano caramelle e meno male
che a Carnevale ogni scherzo vale.
Vale per me vale per te,
vale anche per la figlia del re.
Una volta all’anno per tutti vale
non tutti ridono. Ma è Carnevale!
II
FILASTROCCA TONTA E TOCCA
Filastrocca filastrocca
Filastrocca tonta e tocca.
Filastrocca un po’ bambina
ingenua candida piccolina.
E se viene il batticuore
Filastrocca è anche amore.
Con mille giochi colorati
non ci siamo mai annoiati.
Abbiamo gridato a tutto spiano
facendo tutti un gran baccano.
Abbiamo cantato pian pianino
schiacciando pure un sonnellino.
Con una ninnananna tutta d’oro
per ogni bimbo dolce tesoro.
Abbiamo cantato a più non posso
come mille grilli dentro il fosso.
Sotto a chi tocca, tocca proprio a me,
se siamo uniti vinciamo per tre.
Vieni con noi ci sei anche tu
e la nostra filastrocca vale di più.
III
FILASTROCCA DEL SI’ E DEL NO
Filastrocca del sì e del no
a cantare io più non ci sto,
non ci sto per i bimbi trafitti
dalla guerra e i suoi conflitti.
Filastrocca del no e del sì
per cantare ti dico solo ni.
Filastrocca del ma e del se
più non ballo ma canto per te
questa nenia con tanto amore
per ogni piccolo grande dolore.
Non sono fiori le bombe di guerra
ma a nessuno importa sulla terra.
Importa a noi ora farci sentire
stelle filanti gettiamo per gioire.
Tocca a noi tutti, a noi tutti quanti
pregare e lo faremo proprio in tanti.
Filastrocca non essere mai sciocca
sai che ogni bambino non si tocca,
salviamo dei piccoli giochi e sorrisi
il dolore non può vederci divisi.
Ci sono cento mille e più motivi
per dire no al pianto, siamo vivi!
Se saremo in tanti ce la possiamo fare
a contrastare le armi da impugnare.
Gettiamo coriandoli contro il cielo
nero
e costruiamo aquiloni per il mondo
intero.
I V
FILASTROCCA DEL MARTEDI’ GRASSO
È Carnevale e io me la spasso:
mi piace molto questo fracasso.
Vado in giro vestito da Zorro:
faccio una piroetta e poi corro.
Vado a lottare con la mia spada
contro i briganti d’ogni contrada.
Mi viene incontro la Fata Turchina
tutta trafelata e stanca poverina
per Pinocchio ch’è andato al mare:
babbo Geppetto lui vuole trovare.
Bella è la fata con i capelli turchini
ed ora si mescola con noi bambini.
Corriamo di qua spingiamo di là
vogliamo fare tutti un gran varietà.
Carnevale lo sappiamo finisce qui
come ogni anno, sempre di martedì.
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