Ho lasciato le buie gallerie
della terra
per respirare la libertà cielo.
(a.d.l.)
Dicembre è diventato per me un mese
sempre più difficile da vivere. Molti miei cari (a cominciare da mamma,
Isabella, mia carissima nipote, Mimmo, altro mio amico speciale, Biagio sempre
presente ai miei giorni, Nico il mio carissimo Nico, il piccolo Lorenzo nato
proprio oggi sei anni fa, e l’indimenticabile Giovanni) sono nati tutti a
dicembre. Ma a dicembre sono tornati al Cielo tanti altri miei cari (a partire
da Selvaggia per finire a Cris). Troppo dolore richiede silenzio. Per questo
il nostro blog è stato muto fino ad oggi. Non mi diceva il cuore di riprendere
a scrivere dopo aver registrato il silenzio colmo di segni della presenza della mia Gazza. Ci sono, infatti,
silenzi e silenzi: quelli che urlano, quelli che sussurrano, quelli che
tacciono e quelli che sono preghiera. In questi giorni ho abbracciato tutti
questi silenzi per farmene una ragione. Ma oggi sento la necessità di rompere il
silenzio o di interromperlo per riprendere a parlare di Cris, che proprio il 14
dicembre di otto anni fa…
Cris Chiapperini, come già detto un po’ di
tempo fa, mi chiamava “Angelo” e mi è stato Maestro di vita e di poesia.
Fratello maggiore, da cui sentirmi compresa sempre. Meravigliosa sintonia.
Negli ultimi tempi facevamo fatica entrambi: la nostra comune ipoacusia ci
faceva perdere il gusto del raccontarci. Ma le nostre parole fiorivano come
gemme a primavera su alberi spogli ma non privi di vita.
ricordo
che c’è una poetessa bionda… non ricordo il suo nome ma ricordo che mi è molto
cara… angela… sì sì angelo… chiamala… vorrei sentirla…, diceva a chi gli stava in quel momento accanto e mi raggiungeva una
telefonata con la sua inconfondibile voce, anche se più fioca, più affaticata,
più accorata…
Di Cris mi resta una manciata di Poesie, delicate,
profonde, tenere. Me le affidò perché le custodissi e, magari, le pubblicassi in
un secondo momento. Magari per farsi ricordare dopo il… Silenzio e la non-Assenza? Una è a me dedicata:
ANGELO, amica mia sempre:
il
corpo che ti porti odora di gelso e di ròse
Sia
la custodia di uno strumento vocale
avvolto
nei veli della pazienza
che
suona che tace
che
viaggia che aspetta
che
nutre sorrisi e misteri
dolori
e luminescenze
Siamo
fatti dei nostri ricordi
dei
nostri accadimenti
dei
nostri Silenzi
dei
nostri amori
dei
nostri pentimenti
dei
nostri nati
dei
nostri morti
Anam* (in sanscrito
hindi chi è “senza nome”)
Siamo uomini e dèi
E oggi ho letto un post di Caterina Chiapparino,
sua amatissima figlia, che scrive: … mi viene in mente che in tutti questi
anni sono stata io ad aver avuto bisogno di te più di quanto tu abbia avuto
bisogno di me. Poi due date: 14. 12. 2016- 14. 12. 2023. E, infine: Se è
vero che il passato contiene elementi del futuro perché ci sono cose che non ho
capito e su cui potrei ancora ragionare producendo nuovi effetti, allora potrei
immaginare un tempo più grande che ci contenga tutti, un tempo senza cifre, senza
minuti, senza date. Un tempo in cui non ci sia spazio per l’assenza. Da Lettera
al mio fantasma- piccola epopea dell’assenza- Saba Anglana (AnimaMundi
Edizioni, Otranto-Lecce, 2018).
(Saba Anglana è un’artista dalle mille virtù: è
musicista, cantante, attrice, doppiatrice, scrittrice, ama il Teatro, è esperta
in trasmissioni radiofoniche. È nata a Mogadiscio in Somalia da padre italiano
e madre etiope. Quando non è in giro per il mondo, vive tra Torino e Aosta. Il suo
libro, qui citato, è un aiuto prezioso per tutti noi perché tutti abbiamo delle
persone che ci vivono nel cuore pur essendo volate tra le stelle).
Carissima Caterina, sono meravigliose le parole di
Anglana come invito a non parcellizzare più il tempo perché non ci sia spazio
per alcuna Assenza, tutti compresenti in uno spazio-tempo d’AMORE. Come non
dirti grazie. Grazie a te, al tuo meraviglioso papà, grazie a Rossella, tua
sorella dolcissima, con cui c’è un dialogo quotidiano del cuore. Come non
continuare a dirvi GRAZIE?
E a breve scriverò ancora di
gratitudine. Credo che sia doveroso fare gli Auguri per un sereno e Santo
Natale a tutti, esprimendo gratitudine per ciascuno, visto che viviamo sotto lo
stesso Cielo, che ci affratella. Grazie a tutti. Angela
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