Maggio: il mese che amo
Era de maggio, e te cadeono 'nzino
A schiocche a schiocche li ccerase rosse...
Fresca era ll'aria e tutto lu ciardino
Addurava de rose a ciente passe.
Era de maggio - io, no, nun me ne scordo -
'Na canzone contàvemo a ddoie voce:
Cchiù tiempe passa e cchiù me n'allicordo
Fresca era ll'aria e la canzone doce.
E diceva: "Core, core!
Core mio luntano vaie:
Tu me lasse e io conto l'ore
Chi sa quanno turnarraie!"
Rispunnev'io: "Turnarraggio
Quanno tornano li rose
Si stu sciore torna a maggio
Pure a maggio io stonco ccà".
E sò turnato, e mò, comm'a na vota,
Cantammo nzieme lu mutivo antico;
Passa lu tiempo e lu munno s'avota,
Ma ammore vero, no, nun vota vico.
De te, bellezza mia, m'annammuraie, Sì...
È un canto antico che racchiude un mondo di sentimenti
profondo e sincero che più non ci appartiene... Pure, mi rappresenta. Nata a
fine maggio, e con tutte le caratteristiche zodiacali dei Gemelli, segno dai
forti contrasti interiori, amo la lievità dell'aria con i suoi cieli di tanti
colori, la volta stellata, la luna, il sole, le nuvole leggere, e la solidità
della terra con le sue radici, il verde, i fiori, le rose dei giardini, ma
anche i papaveri dei campi... Soprattutto amo il mare con le sue tempeste
imprevedibili e sotterranee e le languide onde che cullano sogni e sirene e un
invito suadente a intraprendere il viaggio verso oceani di orizzonti
inesplorati. Amo viaggiare, dimentica di ogni mio ieri, col suo fardello di
piombo e di piume. E amo l'Amore, quello eterno che ti riporta a casa in un
eterno ritorno del cuore al cuore.
Maggio: mese dedicato a Maria e l"altarino con le
candele accese, il rosario e la fede nel cortile con le voci sommesse dei nonni
e i vicini di casa, uniti nella stessa preghiera. Ma anche mese delle
lotte di classe per rivendicare i diritti dei lavoratori e di quanti in passato
non avevano avuto mai voce, in un mondo sempre più laico e legato ai valori
solidi della terra, un mondo ancora semplice ed essenziale nei suoi bisogni
primari. Mese di bianco vestito per la purezza di veli trasparenti e il
candore delle bimbe nel giorno della loro Prima Comunione e lo splendore degli
abiti delle spose di maggio.
Ma anche mese dai colori accesi, fiammate di passioni
ardenti, vissute come "due dozzine di rose scarlatte" (De Benedetti)
tra desiderio e avventura da non potersi raccontare se non avvolgendo di
Mistero ogni possibile trasgressione. Maggio, dolcissimo e innamorato. Maggio
deluso e rinato, mai scontato, col suo sorriso ragazzino e la creatività a
dipingere i muri del cielo perché ci sia sempre un arcobaleno a farci
dimenticare le nuvole e risolvere in danza e in canto la pioggia dei giorni
grigi. "Era di maggio", un canto che mi somiglia e mi
definisce. Per la mia anima eternamente bambina e innamorata perdutamente
di Poesia... Ed oggi va a tutte le Mamme la mia poesia, il mio amore, il
mio canto. È un canto che non conosce tempo né spazio, ma abbraccia il
Cielo e la terra, il passato, il presente, il futuro e non sarà mai completo o
compiuto, e, annidato nelle profondità del cuore, forse sfiorerà l’anima, che
lo accoglie, e ci accoglie.
Avrei voluto trascrivere ogni vostro tenero canto postato su
FB, ma il tempo mi è tiranno, mio malgrado. Ed è più semplice copiare dalle mie
mille agende quelle dedicate alla mia mamma che tutte le altre potrebbe
rappresentare. E comincio dalla MAMMA di tutte le Mamme: MARIA.
Orme di sole
Vieni in punta di piedi
E lasci continue orme di sole
Sul mio cammino di neve
Con mani colme
Delle tue infinite stelle
Alla mia disattenta preghiera
(mia Fanciulla di Nazareth
voce soave
dei miei giorni andati
e mani di cura ancora presenti
a carezzare il mio pianto).
E Signora dorata
Adorata Patrona del tempo
Innocente di bambina.
Solo frammenti di cuore
Ti lascio in cambio
Dei tuoi innumerevoli prodigi
(mollichine di speranza su passi
lievi che attendono ritorni)
E tingi di rosa e turchese
I veli dell’attesa.
A Te innalzo il mio canto,
Madre di tutte le meraviglie
Mia eterna nostalgia
- Bella tu sei qual sole
Bianca come la luna
E le stelle le più belle
Non son belle al par di Te… -
(e tornano antiche
voci
a
restituirmi i
doni
per
la nuova alba)
feci nodi di stelle per le tue mani in preghiera
di stanca attesa in notti lente
a lasciare il corpo ferito
e un desiderio di quiete pacificata lungo i sentieri
fioriti di cielo nei tuoi occhi preparati al distacco
spente le promesse
alla promessa di nuove estati
al mare insieme.
Per vestirci d'azzurro
ancora.
E mi ritrovo qui a disfare
la burla atroce di un aprile
di rimorsi sulle attese disattese
il silenzio del mare
Notte di resurrezione
Si uncina alle stelle un nido
di luna a fare grande il fiore
che sanguina di spine a oriente
a ferire la notte
Tace il pigolio di uccelli
appena nati alle grondaie del cielo
Ieri fu incanto delle tre lune
dietro i vetri della sera
la rosa la rossa la dorata
in sequenza di lento salire
fino alla curva alta della luna
di luminosa madreperla fra le dita
(domani si fermerà nei miei occhi
e avrà un sogno addormentato tra le ciglia...)
10 maggio 2020
È una luna di madre
materna luna
che improvvisa mi appare
nel buio della notte
e la rischiara
Luna di molti figli e tante madri
la mia infanzia
Luna di poche madri e pochi figli
l'infanzia dei miei ragazzi
rose e gigli cresciuti
alle mie mani
Luna enorme e morbida
di carezze in questo cielo
di maggio che sa di papaveri
e di ciliegie ardenti di terra
innamorati di tenerezza
Braccia di madre ad accogliere
riccioli addormentati
e ciglia chiuse forzieri di sogni
Questa luna incantata
strappata al cielo dell'alba
offro ai miei figli in dono
luminosa tra le mani a culla
per l'amore che mi portano
- scambio di reciproco AMORE -
in panieri mai sazi
dei dolcissimi
frutti
mescolati alla rossa fiamma
della risata variopinta dei fiori...
(il tramonto mi ha regalato
un sole gabbiano dorato
per restituirmi una luna materna
con occhi grandi di luna
in cui a fare chiara la notte
ride
una mamma bambina)
Un abbraccio di madre-figlia-due volte madre. Alla prossima.
Angela
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